Nella loro proposta di pace i profughi siriani chiedono la creazione di una zona umanitaria in Siria, ovvero di territori che scelgano la neutralità rispetto al conflitto, sottoposti a protezione internazionale.
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Presentata la Proposta di pace per la Siria elaborata dai profughi siriani in Libano.
C'è qualcosa di inviolabile e sacro, sempre, indipendentemente da razza, lingua, religione. La vita umana.
Promosso da Operazione Colomba (Corpo Nonviolento di Pace dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII)
Occhi tristi, sospettosi. Espressioni corrucciate, sguardi che non lasciano indifferenti. È soprattutto per ridare una possibilità di futuro ai bambini che è nata Speranza-Hope for Children, associazione onlus fondata ad Arco nell'aprile 2014 da un gruppo di volontari trentini che già dal 2013 operavano in sostegno ai profughi siriani in Turchia e in Siria.
Abstract.
Il 2016 sarà ricordato come l'annus horribilis del conflitto siriano, che dal 2011 ad oggi ha presentato un campionario di orrori al quale l'opinione pubblica internazionale si è ben presto assuefatta. Ma anche come l'anno dei corridoi umanitari.
Il parroco della Parrocchia di San Francesco di Aleppo, padre Ibrahim Sabbagh Ofm, racconta come la sua comunità sia stata la prima a rispondere all’appello lanciato alla fine di novembre dall’Ordine dei Frati Minori per la pace in Siria.
Tra Gaziantep e Aleppo ci sono solo 92 chilometri: due città vicine, geograficamente e storicamente, ora divise dalla guerra. Viaggio nel sud della Turchia, al confine con la Siria
La comunità internazionale si adoperi concretamente “per fare di Aleppo una Zona di Sicurezza” facendo cessare i bombardamenti aerei: dalla Custodia di Terra Santa alla società civile trentina, si moltiplicano gli appelli per giungere alla pace in Siria, dopo cinque anni di guerra.
Regge in Siria la fragile tregua sottoscritta da Stati Uniti e Russia e in vigore dalla sera del 12 settembre. L’inviato speciale Onu per la Siria, Staffan de Mistura, chiede ulteriori sforzi per garantire la sicurezza dei convogli carichi di aiuti per le zone più in difficoltà.