Ha raggiunto lo straordinario risultato di oltre seimila uova di cioccolato distribuite in pochi giorni lo sforzo della sezione dell’Associazione degli alpini (ANA) di Trento, che ha messo in campo la propria rete di volontari per aiutare la Lilt del Trentino nella campagna benefica di raccolta fondi per sostenere i malati di tumore e le loro famiglie.
A circa due settimane dalla Pasqua, l’impegno delle penne nere trentine, unito alla generosità dimostrata dalla popolazione, ha fatto sì che le scorte di uova giungessero quasi al termine, anche se ne rimangono ancora alcune a disposizione di chi volesse contribuire all’attività di sostengo e prevenzione di Lilt del Trentino: il ricavato delle offerte, non inferiore a dieci euro a uovo, verrà devoluto interamente all’associazione impegnata nella lotta contro il cancro, per continuare ad offrire un aiuto concreto a chi più ne ha bisogno, soprattutto in periodo di pandemia.
“In un momento drammatico come quello che stiamo vivendo, abbiamo unito le forze con un’associazione importante per il nostro territorio, raggiungendo un risultato che dimostra ancora una volta la fiducia della popolazione negli alpini”, ha detto il presidente della sezione, Paolo Frizzi: “Nel corso dell’ultimo anno l’ANA di Trento ha perso molti soci, oltre 220. Il loro ricordo ci ha spinto a rispondere con entusiasmo alla richiesta di contributo da parte della Lilt del Trentino, che speriamo essere prodromica a ulteriori collaborazioni. Nel nostro piccolo, cerchiamo di dare concretezza ai valori che ci hanno trasmesso generazioni di alpini”.
“Noi, come tutta la cittadinanza, dobbiamo essere grati agli alpini, sempre presenti in caso di necessità”, ha aggiunto il presidente di Lilt del Trentino, Mario Cristofolini. “Questo è un momento più importante di altri per l’attività di prevenzione e sostengo dei malati – ha quindi precisato – perché gli gli ospedali sono particolarmente sotto pressione per i malati di Covid-19, e l’attività di screening è rallentata. Noi ribadiamo l’importanza della prevenzione primaria (la corretta alimentazione e lo stile di vita sano) e delle visite di controllo, soprattutto mammografie, perché diagnostica un tumore in tempo significa poter guarire. L’aiuto della sezione ANA di Trento ci ha onorato, e tutto ciò che è stato raccolto verrà donato agli ammalati o ai loro famigliari”.
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