L'arrivo a Roma dei primi 93 profughi siriani giunti in Italia grazie a un corridoio umanitario. Un progetto ecumenico che dimostra che un’accoglienza sicura e umana, che guarda ai migranti non come numeri ma come persone, è non solo possibile, ma anzi auspicabile.
La Fondazione sant’Ignazio di Trento organizza in collaborazione con Amnesty International, il Centro Astalli di Trento, la Cooperativa Villa sant’Ignazio, l’Associazione BiancoNero e la Fondazione Comunità Solidale di Trento un importante evento aperto a tutta la cittadinanza per ragionare sui corridoi umanitari in alternativa alla costruzioni di barriere tra i popoli.
Mentre la prima accoglienza “preme” ancora, ora però sale da parte dei volontari un invito a non fermarsi, ma a ragionare su quella che si potrebbe chiamare la “seconda accoglienza”, la fase di chi, soprattutto dopo aver ottenuto permesso di soggiorno o protezione internazionale vorrebbe inserirsi in Trentino.
La Dolomiti Energia Trentino è uno dei 10 club di Eurocup inclusi nel progetto di responsabilità sociale promosso dall'Eurolega - “One Team, One World”. Coinvolti 20 giovani richiedenti asilo, ad allenarli sarà Nenad Jakovljevic: “La pallacanestro è spettacolare, ti permettere di mettere in campo quello che sei, trasmettere le tue emozioni”.
Don Beppino Caldera, direttore del Centro missionario di Trento e responsabile della Fondazione Migrantes, spiega perché la Diocesi abbia voluto offrire la massima visibilità alla Giornata mondiale del migrante e del rifugiato.
Domenica 17 gennaio è la 102a Giornata Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. La Diocesi di Trento celebra la Giornata a Rovereto. La Giornata cade in un clima culturale e politico tutt'altro che favorevole. Paura e pregiudizi, strumentalizzazioni politiche non aiutano a leggere serenamente il fenomeno.
Il reato di immigrazione clandestina, che secondo l'agenda politica del premier Matteo Renzi doveva essere abolito nel Consiglio di ministri di metà gennaio, non si tocca. Eppure, dicono gli addetti ai lavori e riconosce lo stesso governo, è inutile e ingolfa l'amministrazione della giustizia.
“Śubha sandhyā!”, E’ con questo “buona sera” in lingua bengalese che i cinque richiedenti protezione internazionale, alloggiati presso la canonica di Mollaro, in valle di Non, hanno salutato la popolazione del paese che lunedì 4 sera si è riunita per dare il benvenuto ai giovani.
Si celebra domenica a Bolzano, come ovunque, la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Il contesto è quello del forte incremento migratorio verificatosi negli ultimi mesi, quello della spinta alla solidarietà e dei rigurgiti xenofobi.
Molte sono le domande che la gente si pone circa l'accoglienza dei richiedenti asilo: ecco le risposte dei responsabili della Caritas e della Fondazione Comunità Solidale, Roberto Calzà e Cristian Gatti.
C'è chi per salutare il 2015 non si è fatto mancare il tradizionale cenone di fine anno. Ma a Rovereto c'è chi invece ha scelto di assistere, alla Sala Filarmonica, allo spettacolo “Presepe nel mondo”.
Sul palco del Teatro Portland a Trento i richiedenti protezione internazionale ospitati presso le "ex caserme" delle Viote sul monte Bondone hanno portato le loro emozioni e i loro sentimenti.