L’evento “Bolzano Frontiera d’Europa. Profughi, migranti, confini spinati” si è tenuto sabato 3 ottobre alle Officine FS
Una delle più evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici, in particolare dell’aumento della temperatura media, è l’inesorabile arretramento dei ghiacciai.
La Giornata ecumenica per la custodia del creato a Merano, quest’anno, avrà come tema la responsabilità nei confronti delle persone che fuggono dalla loro terra a causa di motivi ambientali, oltre che economici, o per guerre e persecuzioni.
“Essere stata classificata come ‘tematica trasversale’ – dice una nota della segreteria del Sinodo – ha dato all’universo femminile un forte radicamento. In quasi tutte le questioni di merito si è dato seguito alla richiesta di pari opportunità”.
“Da anni assistiamo ad una strisciante, crescente e tacita svalutazione della cultura della domenica e dei giorni di festa”, ha detto Muser; “con profonda convinzione chiedo di esporsi per un chiaro impegno verso il tempo della Festa”.
Anche questa settimana è stato reso noto il contenuto di alcuni documenti programmatici del sinodo diocesano di Bolzano-Bressanone.
Continua, settimana per settimana, la pubblicazione dei “documenti programmatici” del Sinodo diocesano di Bolzano-Bressanone. Essi contengono le “visioni”.
Il vescovo di Innsbruck ribadisce la condanna del culto di Andreas da Rinn che, come il Simonino di Trento, fu a lungo ritenuto vittima di un omicidio rituale compiuto da membri della comunità ebraica.
Come si deve organizzare la Chiesa per continuare ad essere una realtà significativa per gli uomini e le donne di oggi?
Si ricordano in questi giorni i vent’anni della scomparsa di Alexander Langer (3 luglio 1995). Si era in piena guerra di Bosnia, alla vigilia del genocidio di Srebrenica.
Nuovo appello ad aprirsi all’accoglienza a chi fugge da guerre e miseria. Dopo la recente risoluzione del Sinodo diocesano, interviene direttamente il vescovo Ivo Muser con una lettera alla comunità ecclesiale.
L'assistente sociale Christina Tinkhauser, responsabile per la zona di Vipiteno dell'assessorato provinciale ai servizi sociali, non parla di numeri, ma di volti, di singole persone, famiglie.