Una storia commovente che, come la cronaca di una separazione annunciata e di un’innocenza che finisce, tocca il cuore dei suoi lettori. Così si può descrivere in poche parole Elma e l’orso (Tunué; età 8+), il graphic novel di Ingrid Chabbert e Léa Mazé. Elma ha quasi 8 anni, ha sempre vissuto nella foresta con un orso molto protettivo che lei considera un papà, ma un giorno deve mettersi in cammino per affrontare un viaggio dove scoprirà il suo destino.

Elma è coraggiosa e ama l’avventura, ma quando Papà Orso le dice che devono incamminarsi senza spiegarle dove devono andare né perché, ma che è importante che arrivino oltre la foresta, l’entusiasmo con cui lei sempre affronta ogni cosa comincia a diminuire. Non per questo, però, non partono. Durante il viaggio, tra problemi e difficoltà, la bambina viene a conoscenza di diversi dettagli sul suo passato e come questi possono influenzare il suo futuro.

Papà Orso sa cose che lei non sa, sa da dove viene Elma e quale sarà il suo destino, ma non glielo dice. Sarà lei a scoprirlo pian piano crescendo. Purtroppo, non lo fa in questo libro. Come lei, anche nei lettori rimarrà la curiosità di scoprire ciò che sarà di Elma, dell’Orso e della loro vita che, come la vita vera, è un viaggio verso l’ignoto: si cammina, si cresce, si imparano cose, ma è difficile sapere dove tutto conduce. Chiusa l’ultima pagina il lettore riassapora, infatti, a lungo la piacevolezza della lettura, ma forte rimane in lui il bisogno di risposte. E, per averle, bisogna che aspetti il secondo volume di questo graphic, sperando che Tunué lo pubblichi presto.

Una storia dalla narrazione classica, come classico è il tema, ma comunque coinvolgente sia per le magnifiche illustrazioni dai toni caldi, sia per la perfetta caratterizzazione dei due protagonisti ben rappresentati nella sfaccettatura di interessanti sfumature. Una storia profonda e avvolgente in cui il rapporto tra bambina e orso diventa simbolo universale di ogni legame basato sulla fiducia, l’accoglienza, il senso di protezione e di rispetto reciproco. Una storia di crescita e di formazione che piace ai bambini, ma intriga anche i grandi.