Vallelaghi: viti, olive e turismo

Vallelaghi deriva dall’unione dei singoli Comuni di PadergnoneTerlago Vezzano, che è il capoluogo. Un de Pagergnone si trova già nel 1321 e potrebbe derivare dal personale latino Paternius o Paternus.  Il toponimo de Terlago del 1190 potrebbe essere un composto di inter e di lacus, “tra i laghi”, alludendo al paese posto tra il lago di Terlago e i laghi Santo e Lamar. Vezzano deriva dal nome di persona latino Vettius a significare “terra di Vettius”, da identificarsi col fundi vettiani di un’iscrizione rinvenuta a castel Toblino e con quel castrum vitianum menzionato da Paolo Diacono tra i castelli distrutti in Trentino dai Franchi nel 590.

Lo stemma è uno scudo sannitico diviso in tre fasce orizzontali: in alto un leone attinto dallo stemma di Vezzano, su campitura bianca a destra e rossa a sinistra; in centro il ramo di ulivo di Padergnone su sfondo giallo-oro; in basso la barca dello stemma di Terlago, con tre onde a rappresentare i tre laghi. Il bordo dello scudo è marcato in grigio scuro. Sormonta lo scudo una corona con tre pusterle in vista e nove porte, sormontate da altrettanti merli a coda di rondine e intervallati da cordonature a muro.

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