Abramo e Sara non sapevano che sarebbero entrati, oltre che nell'albo dei genitori di tutti i credenti anche nella pregiata categoria dei dotati di umorismo
La schiena senescente di Abramo, in corretta posizione orizzontale, conforme alla devozione orientale, sussulta nel riso alla promessa di un tardivo, assurdo erede fatta dal Signore. Così pure sussulta il velo della tenda dietro al quale origlia la sfiorita Sara, che non sa trattenere il riso al ripetersi di questa presuntuosa profezia o superficiale augurio dell'Ospite. Ed erano il padre e la madre di tutti i credenti! Per terzo, il Signore ride bene perché ride ultimo, pronunciando di gusto il nome Isaac, "Dio ride", sul neonato della impossibile promessa mantenuta.
Abramo e Sara non sapevano che sarebbero entrati, oltre che nell'albo dei genitori di tutti i credenti anche nella pregiata categoria dei dotati di umorismo.
Umorismo: "capacità di rilevare e rappresentare il ridicolo delle cose, in quanto non implichi una posizione ostile o puramente divertita ma l'intervento di una intelligenza arguta e pensosa e di una profonda e spesso indulgente simpatia umana".
E ignoravano di appartenere perciò alla rara accademia degli Arguti.
Arguto: “sottile, vivace, pronto a cogliere e a sottolineare gli aspetti più singolari delle cose".
Se Ironia significa "l'alterazione spesso paradossale allo scopo di sottolineare la realtà di un fatto mediante l'apparente dissimulazione della sua vera natura o entità" e se questa può essere "bonaria, arguta, amara, crudele", i nostri due progenitori spirituali hanno saputo fermarsi all'ironia bonaria, arguta, forse un tantino sconfinando nell'amara ma evitando vittoriosamente di cadere nell'ironia crudele.
Esiste una beatitudine che forse né Gesù né gli evangelisti avevano urgenza di enunciare ed è questa: "Beati quelli che sanno ridere di sé. Avranno sempre motivi per divertirsi".
Circola la sensazione che dignitosi organismi come Carabinieri, Gesuiti e Nonesi registrino, con soddisfazione e malcelato orgoglio, barzellette, presunte infamanti, che li riguardino. Fino al punto che non ci siano più Carabinieri in servizio perché son tutti andati a finire nelle barzellette. Due millenni fa Gesù Bambino si sveglia dal primo sonno di neonato, sente soffiare accanto a sé il bue e l'asinello ed esclama: "Tutta qui la Compagnia di Gesù?". Ancor prima, il Padre Eterno appare al primo Noneso, appena creato, e lo rassicura con tenerezza: "Vedi, tutto questo attorno a te l'ho creato per te, tutto questo è tuo!". Risposta conseguente e promettente del prototipo noneso: "E allora cosa ci fai sul mio?!".
Anche ogni popolo viene preso dalle barzellette con le mani nel sacco dei suoi presunti difetti. Come farsi obbedire dagli italiani? Basta scrivere :"Severamente proibito". Come è la mentalità tedesca? "Warum einfach was auch kompliziert geht?" (Perché lasciar semplice una cosa che anche complicata funziona?). Imperversa un'orribile burrasca sulla Manica. Comunicato britannico: "Il Continente è rimasto isolato".
Insuperabili nell'autoironia gli Ebrei. Un fervoroso rabbino, in fase terminale, chiede il battesimo cristiano. I suoi correligionari stupiti e scandalizzati lo scongiurano da un passo così sconcertante. Risposta: “E' meglio muoia uno dei loro piuttosto che uno dei nostri". Da secoli Don Chisciotte con Sancho Panza e Tartarino di Tarascona dicono qualcosa, rispettivamente, degli spagnoli e dei francesi. Per gli americani diciamolo col cinema. Charlie Chaplin, barista, si agita tutto dalla testa ai piedi, dai gomiti all'ombelico. Nell'occhio del ciclone, magistralmente, il recipiente del cocktail rimane perfettamente fermo, stabile, immobile. Il passaggio nella vicenda dei fumetti dal mite Topolino all'iracondo Paperino è stato interpretato come una mutazione del temperamento e reattività americana di fronte alle vicende interne ed internazionali.
L'ambiente ecclesiastico ha diritto alla sua parte. "Lei deve essere un prete" esclama nel "Giorno più lungo" un paracadutista canadese rimasto impigliato su un alto albero ad un distinto signore cui ha gridato aiuto. "Come ha fatto a capirlo?", chiede meravigliato il monsignore: "Perché mi dice delle cose vere ma, in questo momento, perfettamente inutili".
Il mondo militare non ne è esente: "Fate silenzio quando parlate con me!". "Il primo che arriva ultimo, foste anche in cento, lo metto agli arresti".
Papa Francesco risponde all'appello con il suo "Vietato lamentarsi" affisso davanti alla porta. Forse possiamo concordare con Bernard Shaw quando esclama di un tale: "Quello non è una persona seria"… "?"… "Perché non ride mai".
E allora merita concludere con una preghiera di Thomas Moore, primo ministro inglese, martire della fede.
"Signore dammi una buona digestione, e anche qualcosa da digerire. Dammi un corpo sano, Signore, e la saggezza per conservarlo tale. Dammi una mente sana, che sappia penetrare la verità con chiarezza, e alla vista del peccato non si sgomenti, ma cerchi una via per correggerlo. Dammi un'anima sana, Signore, che non si avvilisca in lamentele e sospiri. E non lasciare che mi preoccupi eccessivamente di quella cosa incontentabile che si chiama ‘io’. Signore dammi il senso dell'umorismo, dammi la grazia di cogliere uno scherzo, per trarre qualche allegrezza dalla vita, e per trasmetterla agli altri. Amen".
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