La storia del nostro pianeta narrata con tratti poetici attraverso il racconto di un sasso

Leslie Barnard Booth, Marc Marti (ill.), Alessandro Riccioni (trad.), Un sasso è una storia, Lapis, 2024, pp. 40, 16,00 euro. Età 6+

Si devono distinguere due aspetti diversi del libro illustrato Un sasso è una storia (Lapis, 2024; età 6+) per raccontarlo bene e dargli la dovuta valorizzazione. Da una parte c’è il libro illustrato che racconta poeticamente con parole e immagini la possibile storia di un sasso (o di più sassi diversi), dall’altra, c’è il libro divulgativo che, se pur in maniera non esattamente lineare e cronologica, offre spunti scientifici sulla geologia e l’evoluzione delle rocce.

Come libro illustrato di storie, queste pagine raccontano l’emozione che si può provare quando si stringe un sasso qualunque raccolto per terra, pensando che la sua presenza è frutto di un naturale movimento attraverso i secoli e i millenni. Un sasso qualunque appare adesso in questo modo e si trova in un preciso luogo perché è nato dal magma al centro della Terra ed è stato eruttato da un vulcano, o perché è finito in un fiume ed è stato modellato e spinto dalle acque, o perché su di lui si sono sedimentate alghe e conchiglie in fondo all’oceano. Perché qualcuno lo ha raccolto e lanciato o perché è stato spostato dalle radici delle piante. Un sasso può essere stato presente alla nascita e all’estinzione dei dinosauri, può essere stato schiacciato e trascinato da un ghiacciaio; è, comunque, sempre frutto di una lunga serie di trasformazioni. Un sasso può contenere in sé la storia del nostro pianeta e questa storia millenaria ce la racconta a grandi linee questo libro con parole semplici e comprensibili e magnifiche illustrazioni ad acquerello che, come la copertina, nella loro vaga indeterminatezza contribuiscono a dare un alone di quasi magia alla narrazione. D’altra parte, però, bisogna considerare l’aspetto scientifico geologico di quanto è presente nelle tavole esplicative sulle pagine finali. Sistemando scientificamente con queste spiegazioni i concetti accennati dalla narrazione delle pagine illustrate, l’autore offre delle prime risposte basilari alle curiosità dei lettori sull’evoluzione delle rocce. Nel complesso, quindi, si tratta di un libro che può soddisfare la voglia naturale di una narrazione e, allo stesso tempo, essere un primo avvicinamento all’oggetto di studio della geologia. Un libro da proporre ai bambini consapevoli dei suoi due diversi piani, narrativo-poetico e scientifico, per essere pronti ad eventuali domande riguardo quelle che possono essere interpretate, dai giovani lettori più attenti, o che già ne sanno, come discrepanze nella narrazione.

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