Una partenza infonde sempre tristezza, tanto maggiore quanto più lungo è stato il tempo condiviso. La comunità di Tesero ha salutato domenica 22 settembre il suo parroco don Bruno Daprà, dopo averlo avuto come guida nel cammino pastorale per ben 22 anni.
Con una settimana di ritardo (causa maltempo) la “desmontegada de le caore”, il rientro delle capre dall’alpeggio, si è celebrata domenica 15 settembre per le strade di Cavalese. Accompagnati dai pastori gli animali, ornati con corone di fiori, sono stati i protagonisti di un appuntamento legato alla tradizione ma anche ultima attrazione al termine di una estate positiva per il comparto turistico. Oltre trecentocinquanta capre hanno attraversato il centro abitato guidate dai loro pastori, in un contesto fatto di musicisti, figuranti e personaggi con il compito di rievocare i mestieri di un tempo.
La catena del Lagorai è il grande scrigno verde della valle di Fiemme. Qui ci sono tre mila alberi per ogni residente quando bastano 20 piante per dare ossigeno a una persona. In totale sono otto milioni i metri cubi dei boschi di Fiemme, con una crescita annua pari a 150mila metri cubi, dei quali soltanto 100mila sono utilizzati.
L’anniversario della strage di Stava del 19 luglio 1985 sarà ricordato a Tesero giovedì 19 luglio alle 17.30. Ne parlerà anche la puntata di History Lab del 12 luglio.
Natale imbiancato per le valli di Fiemme e Fassa. Bisogna andare indietro nel tempo per trovare i paesi lungo il corso dell’Avisio con il tipico aspetto invernale, da anni minacciato dalle bizze dei cambiamenti climatici. Il freddo intenso degli ultimi giorni ha mantenuto intatto il manto nevoso e ha permesso ai cannoni in quota di completare senza ansie l’innevamento programmato.
Le casse rurali dal 2015 al 2017 sono passate in Trentino da 43 a 27. Senza dimenticare che nel 1980 erano 128. E il prossimo anno potrebbero scendere a 22.