La tratta di esseri umani è un tema che, all’apparenza, riguarda solo chi ne è vittima, ma che in realtà ci interroga anche come comunità. Venerdì 30 luglio ricorre la Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani. Per far conoscere questo fenomeno, il Progetto Alba – seguito dalla sezione di Trento del Centro Italiano Femminile (Cif) e dalla cooperativa Punto d’Approdo – organizza una lettura giovedì 29 luglio alle 18, in via Bernardo Clesio 5, al bar Barone (Castello del Buonconsiglio).
Nel corso dell’incontro, “Diamo un taglio al silenzio”, saranno letti alcuni passi del libro “Non è posto per avere sogni”, una serie di racconti nati dall’incontro tra l’associazione Lule Onlus e Inc (Itinerari Narrativi Contemporanei) Lombardia. “Non è posto per avere sogni” raccoglie otto storie di vittime di tratta e di sfruttamento sessuale, con lo scopo di “testimoniare e raccontare l’esistenza di un fenomeno entro il quale migliaia di donne sono imprigionate, costrette a vendere il proprio corpo per poche decine di euro, come vere schiave, private del diritto fondamentale di disporre liberamente della propria persona”.
Sarà un momento per conoscere la storia delle vittime di tratta, ma anche per presentare il Progetto Alba, uno dei ventuno progetti territoriali della rete nazionale anti tratta, attiva da oltre vent’anni e finanziata dal Dipartimento delle Pari Opportunità. La rete italiana permette di fornire assistenza, protezione e accoglienza alle vittime di tratta, che sono coinvolte in percorsi di inclusione sociale. Si parla di oltre 5mila casi di sospetto grave sfruttamento all’anno – sulle strade, nei luoghi di lavoro e nei luoghi di dimora informale – per una popolazione a rischio di circa 30mila persone.
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