Prima lo sconcerto, poi la rabbia. Gli esercenti delle sale cinematografiche non hanno digerito la decisione della Provincia di introdurre misure più restrittive rispetto a quelle nazionali per l’accesso ad eventi sportivi, teatrali, culturali e nei cinema, sia al chiuso sia all’aperto. Hanno fatto la voce grossa e la Provincia si è rimangiata il provvedimento. Sulla questione interviene don Stefano Anzelini, responsabile della Sala della Comunità di Dro che propone attività di cinema ed è associata ad Acec Triveneto (Associazione Cattolica Esercenti Cinema), come tutti i cinema parrocchiali della Diocesi.
Dopo l’incredulità e lo sconcerto dei primi giorni in cui ci si è trovati a gestire una sala con le indicazioni dell’Ordinanza della PAT di venerdì 2 luglio, abbiamo tirato un sospiro di sollievo vedendo il comunicato del 6 luglio del Presidente della Provincia che, chiarendo la sua stessa Ordinanza per quanto riguarda il mondo dello spettacolo, ribadiva l’applicazione dei protocolli precedenti ampliando la possibilità per quanto riguarda la presenza del pubblico, solamente nel caso in cui venisse limitato l’accesso ai possessori di certificato Vaccinale.
Già lo scorso fine settimana, applicando l’Ordinanza, le prenotazioni sono state quasi tutte annullate. Ci preoccupava pensare al prossimo futuro con le sale vuote (già ora non ci sono le folle) dovendo consentire l’accesso solamente ai possessori di certificazione. L’ultimo anno è stato pesante e siamo solidali con coloro che operano nel mondo delle sale di spettacolo come lavoro, che vivono sicuramente un periodo difficile anche dal punto di vista economico. Noi, come sale delle Comunità, basandoci esclusivamente sul lavoro di volontari, dal punto di vista economico non abbiamo gravi conseguenze, anche se abbiamo a cuore il servizio culturale e di socializzazione.
Riteniamo che la proposta del Presidente di accesso solo con certificato verde sia giusta e fondata, ma prematura vista la situazione vaccinale non ancora chiara per quanto riguarda i pass e solo in fase iniziale per le fasce dei giovani. È questa forse l’occasione per ribadire a tutti coloro che lo possono fare di scegliere la vaccinazione al più presto. Ringraziamo coloro che hanno portato a questa revisione e in particolare gli esercenti commerciali, la nostra Associazione che in via informale ha contattato l’Assessorato competente e tanti comuni che si sono esposti in prima persona per segnalare la necessità di rivedere un’ordinanza limitata alla nostra Provincia, che, di fatto, avrebbe paralizzato il mondo dello spettacolo che in questo momento può svolgere, se proposto con attenzione e nel pieno rispetto delle regole, un ruolo significativo nella ripresa della vita sociale delle nostre comunità. Grazie anche alla Provincia che ha accolto le preoccupazioni di tutti gli operatori. Vi aspettiamo numerosi nelle sale e nelle arene all’aperto per gustarci in sicurezza una bella serata.
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