Fratel Bepi scrive dalla Bolivia: il profumo di una Pasqua di liberazione
Tra gli ormai rari (e tanto più apprezzati) biglietti cartacei e le standardizzate mail augurali arrivate in redazione, è planato questa settimana uno speciale messaggio pasquale. Viene da un missionario trentino – e forse li interpreta tutti – che sembra d'immaginare prendersi un attimo di silenzio nei serrati ritmi pastorali della Quaresima per rivolgere per iscritto un pensiero ai suoi connazionali trentini.
Ed immagina di prendere in prestito le ali di una Santa Colomba (che può essere lo Spirito Santo, certo, ma anche la località lacustre tra Albiano e Civezzano) per raccontare in Trentino una Pasqua sudamericana. Fratel Bepi Bortolotti, che è tornato settantenne in Perù dopo gli ultimi anni trascorsi a servizio dei detenuti, inviato nelle comunità della diocesi di Huacho, vicina a Lima, confida di aver spesso sognato di volare. Ora ci riesce con la poesia che esprime – precisa lui – “la bellezza di attendere la Pasqua 2014 in mezzo a molte persone”.
E' un messaggio semplice e gioioso, che ha il profumo di una comunità vivace, con tante donne protagoniste, i chierichetti felici di esserlo, i preti che preparano insieme l'omelia alla luce dell'Eucaristia. E poi la sorpresa per la lunga lettera di Papa Francesco da assaporare “a puntate”, l'attesa di una visita dei confratelli francescani dal Trentino nella prossima estate.
Grazie, fratel Bepi, per questa sorpresa di Pasqua che ricambiamo con gioia.
Lascia una recensione