Sarà proiettato al Cinema Multisala Modena sabato 1 maggio, alle 15.30, il documentario “Il Brenta raccontato a mio figlio”. Dal 7 maggio sarà inoltre disponibile in streaming per un paio di giorni. Il film, realizzato da Alessandro de Bertolini, ricercatore, giornalista e “esploratore del mondo”, assieme al filmmaker Lorenzo Pevarello, rientra nell’ambito della 69esima edizione del TrentoFilmfestival.
Il viaggio di dieci giorni in bicicletta, con tenda e sacco a pelo assieme al figlio Lorenzo di un anno e dieci mesi, nel Gruppo del Brenta fanno da cornice all’obiettivo di de Bertolini che vuole trasmettere al figlio la cultura del rispetto dell’ambiente e il significato della aree naturali protette. “L’ambiente naturale che usiamo e abitiamo, lo abbiamo ricevuto e lo dovremo riconsegnare“, viene spiegato nella presentazione del lungometraggio. “Ciò non significa che dobbiamo musealizzare il territorio, o considerarlo come qualcosa di intoccabile. La montagna è uno ‘spazio di vita’ e come tale deve essere vissuta e praticata. Il Parco Adamello Brenta e la lunga storia delle attività agro-silvo-pastorali della tradizione alpina ce lo insegnano”.
Si tratta di un risultato importante, che premia un lavoro realizzato in collaborazione con il Parco Naturale Adamello Brenta, Montura Editing e Fondazione Museo Storico del Trentino, all’insegna dell’avventura “sulla porta di casa”. Un’avventura che aveva però prima di tutto un significato educativo e formativo.
“Il percorso è alla portata di tutti e vorrei che fosse un bel segnale anche in un anno in cui, per le ragioni che conosciamo, è diventato veramente difficile viaggiare“, aveva raccontato de Bertolini al momento della partenza. “In questi decenni i Parchi naturali, e il Parco Adamello Brenta in particolare, hanno fatto della tutela dell’ambiente un’occasione turistica, e questo a me sembra eccezionale, perché significa che si può fare turismo, e che si può fare economia, promuovendo il rispetto e della cultura ambientale“.
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