La Pro Loco di Noarna ha esalato il suo primo vagito nel 1975 nella attuale “Stube del Gigi”. Ha compiuto quindi 45 anni lo scorso anno e le circostanze legate alla pandemia ne hanno reso impossibili i previsti festeggiamenti. Già prima della nascita però un gruppo di amici, perno allora di tutte le iniziative del paese, faceva parte di quel volontariato che si rendeva protagonista in particolare in occasione del carnevale.

Proprio negli anni ’60 del secolo scorso il volontariato locale si faceva promotore del Carnevale del martedì grasso di Noarna. Allora (forse come oggi!) scarseggiavano i soldi per cui per finanziare le spese dell’evento balenò nei giovani l’insolita e curiosa l’idea, alla fine vincente, di fare la grande maccheronata ricorrendo ad un espediente tutt’altro che normale. In tutte le famiglie del paese e di quelli vicini c’era allora una stalla con bovini e nelle aie e cortili con galline e anatre ruspanti e conigli. La gente viveva prevalentemente del frutto dei campi.

Il concime scarseggiava e costava troppo. Ecco che i baldi giovani partirono a chiedere agli agricoltori come contributo un poco di …letame (“grassa”). Quell’idea, originale fu molto proficua e che oggi dire “profumata” è solo un eufemismo, che però permise al “Comitato” di far fronte all’ acquisto di pasta e carne per il ragù, le vere “spese vive” di una festa che negli anni è diventata una tradizione consolidata e che oggi fa di Noarna il paese del “martedì grasso”.

Se quest’anno anche nei paesi della Vallagarina i vari comitati, associazioni e alpini devono sospendere a causa del coronavirus le partecipatissime feste di carnevale ed anche Noarna si adegua, tornano alla mente le giornate festose e spensierate degli anni passati e soprattutto i carnevali dedicati ai bambini che anche oggi appaiono come i veri protagonisti del futuro nella speranza che torni sicuro e sereno. E allora anche la pro Loco di Noarna potrà ritornare a curare la tradizione del martedì grasso.