Da moltissimi anni la scuola di Rione Degasperi è dotata di una biblioteca interna, che viene continuamente incrementata e arricchita di nuovi albi illustrati di qualità, anche grazie alla partecipazione entusiasta dei genitori e della Pro Loco, e che dà vita a numerose iniziative, tra cui il prestito a casa.
In occasione del 50° anniversario di fondazione della scuola, si è pensato di portare anche all’esterno il valore prezioso della lettura, attraverso la costruzione e la collocazione in quattro punti del Rione di quattro biblioteche (una per sezione). La particolarità, aggiunge Fontanari, è che queste biblioteche “sono state costruite attraverso un processo di partecipazione attiva di diversi attori: i bambini, che le hanno ideate, disegnate, discutendo tra loro per la scelta finale, individuando anche i luoghi per loro significativi in cui metterle; i genitori che hanno messo a disposizione tempi, materiali, risorse per costruirle seguendo i progetti dei bambini; il Comune di Riva del Garda che ha compreso la portata educativa dell’iniziativa, garantendone il patrocinio e il contributo concreto; la Pro Loco del Rione sempre vicina alla scuola dell’infanzia attraverso il sostegno nella festa di inaugurazione delle biblioteche”.
Ora le biblioteche, una diversa dall’altra, sono state inaugurate, i bambini vi hanno messo molti libri, e altri ne metteranno, secondo il motto “Prendi un libro, lasci un libro”. Sono lì per tutti i bambini quando escono con i genitori o i nonni.
“Si tratta – prosegue Fontanari – di un investimento forte sul piano culturale, per offrire alle famiglie e a tutta la comunità uno stimolo importante per la crescita dei bambini e per coltivare in loro l’amore per i libri e per la conoscenza”. Ma il valore aggiunto dell’iniziativa è anche il saper trasmettere valori importanti di educazione civica e di partecipazione alla vita pubblica (se ne sente il bisogno, oggi). Le “piccole biblioteche” con la loro presenza testimoniano anche la gratitudine della scuola verso la sua comunità, che 50 anni fa si è data da fare per metterla in piedi. Spetterà ora alle famiglie e a tutta la comunità prendersene cura.
“A fare la differenza, in questo progetto – sottolinea Fontanari – è stato il coinvolgimento attivo dei bambini, che hanno progettato le biblioteche, ammirate anche da chi arriva dai Comuni vicini”.
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