Sono molti i libri con le figure per bambini e gli albi illustrati di recente pubblicazione che, raccontando una storia divertente, senza pedanteria, affrontano il tema della diversità. Nuovissimo tra i libri che mirano alla libertà da pregiudizi e luoghi comuni, è “Mister Black” (Camelozampa). Mister Black è un vampiro con tanto di denti aguzzi e mantello nero, che abita insieme a streghe, fantasmi e altri mostri su di un’isola spettrale, tetra e minacciosa. Mister Black, però, nasconde un segreto: ama il rosa e dietro le imposte chiuse di casa sua tutto è di questo colore, sportello del frigo compreso.
Per molto tempo il vampiro riesce a nascondere la sua passione per questo colore facendo molta attenzione a ciò che gli altri possono vedere, finché non cede alla tentazione di comprarsi una decapottabile rosa, difficile da portare a casa senza essere visto.
Comincia così la sua esposizione al pubblico ludibrio e alla crudeltà dei suoi vicini che, non solo inveiscono contro di lui, ma lo obbligano a eliminare tutto ciò che è rosa dentro casa sua. Mister Black, vampiro adesso come tutti gli altri, diventa triste e taciturno e si rintana solitario nel suo castello buio. Una sera, però, scoppia un incendio sull’isola e le case dei mostri vengono avvolte dalle fiamme. E’ così che …
I colori sono facilmente strumentalizzabili nei libri per i bambini. Non in questo. Qui diventano fulcro attorno a cui costruire lo smantellamento di uno fra gli stereotipi più diffusi: il rosa è il colore “tranquillo” delle bambine dolci e carine e il nero è il colore “cattivo” dei vampiri che fanno paura.
Con grande attenzione ai particolari, autrice e illustratore costruiscono una storia dal finale tanto inaspettato quanto convincente e, soprattutto, giusto coronamento di una narrazione ben costruita nel suo progressivo ribaltamento della realtà preconcetta. Giocate sull’opposizione di colori cupi e scuri come nero, grigio e verdone, e colori chiari e vividi come rosa, fuxia e lilla, le illustrazioni di questo albo, infatti, creano una narrazione iconica brillante che dialoga bene con il testo scritto in tono ironico e con grande attenzione lessicale. Il risultato è un libro molto ben riuscito sulla tolleranza e la libertà in fine opposizione alla demonizzazione delle differenze e all’esaltazione degli stereotipi.
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