Il sedano da coste

IL SEDANO DA COSTE. Indispensabile per preparare brodi vegetali, ma gustato anche crudo o in pinzimonio il sedano da coste è un ortaggio aromatico che con il rosmarino e la salvia condivide la sua diffusione ed uso culinario. Già usato da Greci e Romani, il sedano da coste solo nel ‘500 è arrivato negli orti di tutta l’Europa,

Il suo nome botanico risponde ad Apium graveolens, varietà dulce e fa parte della famiglia delle ombrellifere. Viene suddiviso in base al colore delle coste che possono essere verdi, dorate o rosse. La specie prevalente è il sedano verde. Quello dorato o a coste rosse è meno diffuso, ma vale la pena di provarli almeno per il loro accattivante aspetto. Pensate che molti hobbysti dell’orto lo usano come pianta ornamentale nelle aiuole fiorite e nei giardini!

ROSE SENZA SPINE. Coltivate da millenni per il loro fascino e il loro profumo le rose sono le regine dei nostri spazi verdi. Ne esistono migliaia di varietà, tutte diverse tra loro. Sono certamente i fiori più romantici e affascinanti. Non tutti sanno però che esistono anche rose senza spine, quasi a contraddire il detto “ non esiste rosa senza spine, non esiste vita senza fine”.

celebrate da pittori e poeti. Per la verità tutte le rose hanno le spine. Le cosiddette rose senza spine ne hanno però poche o in numero limitato. Si tratta delle rose antiche e delle rose botaniche. Queste ultime fanno a gara con le antiche per via della loro bellezza e vigore. L’assenza di spine, o la rara presenza, rappresentano un elemento interessante e da considerare soprattutto quando il roseto viene realizzato in giardini frequentati da bambini o animali domestici.

Sono “senza spine” gli ibridi di rosa gallica, di rosa Moschata, le rose bourbon, le rose Bancsiae nelle versione “Alba” e “Lutea” e un suo ibrido in purezza.

In ogni caso si consiglia di chiedere informazioni al vostro fioraio.

ZUCCHE GIGANTI. La nostra lettrice di Trento, (M.R), vorrebbe seminare o trapiantare due piante di zucca gigante. Chiede di quali cure ha bisogno.

Rispondiamo dicendo che le zucche giganti sono caratterizzate dal fatto di produrre zucche dalle dimensioni enormi (anche oltre i due quintali!). Si coltiva come tutti gli altri tipi di zucca. Basta assicurare loro un terreno fertile, ricco di sostanza organica, fresco. Basti pensare che in passato, quando ogni famiglia aveva almeno una bestia in stalla, si seminava sui mucchi di letame nelle concimaie. La semina o il trapianto, se si acquistano piantine in pane di terra, si fa a giugno quindi quando il suolo è ben caldo. Ama abbondanti annaffiature. Il suo ciclo vegetativo dura 120 giorni. Si consiglia di seminare zucche ibride F1.

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