Guido Sgardoli, La mano di Thuluhc. Il Castello della Paura, Milano: Piemme (Il Battello a vapore) 2014 – 88 p., euro 8,50 – Età di lettura: da 10 anni

Le storie di paura sono sempre tra le preferite dai ragazzini. I “Piccoli Brividi” di Stine pubblicati in Italia da Mondadori a partire da metà degli anni ’90, hanno fatto storia e scuola. Sono stati la serie di horror per bambini più venduta in tutto il mondo. Diversi i tentativi da parte della Mondadori stessa e di altri editori per offrire un prodotto che potesse attirare i ragazzi alla stregua dei piccoli libretti verdi. Uno di questi sono i libri della serie/collana dal titolo “Il Castello della Paura”, editi da Piemme. Al momento sono quattro i volumi pubblicati: “La mano di Thuluhc” di Guido Sgardoli, “Un gioco pericoloso” di Anna Vivarelli, “Girotondo del Terrore” di Alessandro Gatto e “La notte della vendetta” di Fabrizio Silei. Quattro storie che si svolgono all’interno di un castello situato nella Valle Buia, oltre il villaggio di Ombrelunghe, dopo la locanda del Viandante Senza Testa. I lettori sono accompagnati in queste avventure dal dispettoso, diabolico corvaccio Percy e dallo spaventoso maggiordomo Alfred, in livrea e basette e amante dello humour nero.

Punto di forza di questi libri è l'ironia che accompagna la narrazione, sostituendosi spesso al terrore. Altro aspetto positivo è il fatto che ogni storia è scritta da un autore diverso (tutti grandi autori contemporanei per ragazzi) che riesce a coinvolgere i lettori in un racconto non solo accattivante e ma anche (e soprattutto) ben scritto.

Cosa aspettare, dunque, prima di cominciare a leggere il primo di questi libri in cui i fratelli Jason scommettono che riusciranno a trascorrere una notte nella vecchia casa alla fine della città? Attenzione, però, perchè dentro la villa, sotto una cupola di cristallo, c'è una mano bruciacchiata dalle lunghe unghie nere. Una mano che si rivela viva, rapida come un ragno e con una sola missione: eliminare i due fratelli!