Porta in scena la corrispondenza lunga oltre trent’anni tra un ergastolano e il suo giudice lo spettacolo teatrale “Fine pena ora”, tratto dal libro di Elvio Fassone (Sellerio editore). Viene proposto mercoledì 13 novembre alle 20.30 al Teatro Demattè a Ravina nell’allestimento dell’Associazione Tedecà, in collaborazione con il Teatro stabile di Torino, per la regia di Simone Schinocca.
Sul palco la storia di due mondi, di due vite completamente diverse e all’apparenza inconciliabili che, lettera dopo lettera, trovano un punto di unione. L’umano viene posto al centro, con i suoi limiti, le sue contraddizioni, con il suo desiderio di ricreare un punto zero. Come si può ritrovare un senso, partendo da quel “fine pena mai” che accompagna il nome di Salvatore?
Lo spettacolo è proposto dal Tavolo per la Cultura Riparativa di Trento, coordinato dalla cooperativa sociale Progetto 92, con il partenariato dell’Associazione Nazionale Magistrati. Al termine è prevista una breve tavola rotonda su senso e prospettive dell’approccio di giustizia riparativa.
L’ingresso è libero, a offerta, aperto a tutti, per esigenze organizzative si raccomanda la prenotazione (clicca qui).
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