“Con papa Francesco, siamo impegnati nella risoluzione nonviolenta dei conflitti al fine di manifestare un sentimento profondo di giustizia e verità che passi attraverso il rifiuto della corsa agli armamenti, all’impegno per la salvaguardia del creato e un’economia più giusta e sostenibile”. Con queste parole le Acli trentine presentano il 29esimo congresso provinciale che si terrà domenica 10 novembre presso il Centro Studi Erickson di Gardolo. “Il coraggio della pace”, oltre al titolo del congresso, rappresenta anche un obiettivo che le Acli intendono perseguire nei prossimi anni affinché la politica e la diplomazia vincano sui conflitti in un’epoca contrassegnata dal rischio oggettivo di un’escalation dagli esiti che potrebbero rivelarsi inimmaginabili.
L’evento inizierà alle 9:30 con l’arrivo dei 260 delegati e delegate, mentre alle 10 è attesa la relazione del presidente Luca Oliver. Dopo gli interventi delle autorità provinciali e cittadine, prenderanno la parola Antonio Trombetta, presidente del Forum per la Pace e i Diritti Umani, Luana Moresco, vicepresidente della Fondazione Antonio Megalizzi, e Stefano Graiff, presidente del Centro Astalli. Successivamente è previsto l’intervento del presidente nazionale delle Acli Emiliano Manfredonia al quale seguirà la riflessione di don Cristiano Bettega, accompagnatore spirituale del movimento.
Nel pomeriggio è in programma il dibattito congressuale con gli interventi delle delegate e dei delegati, mentre alle 16 è previsto il voto della mozione congressuale con la quale si impegnano i futuri organi dirigenti delle Acli a perseguire gli obiettivi prioritari e qualificanti del prossimo mandato (2024-2028).
Al termine si svolgeranno le votazioni per l’elezione del nuovo Consiglio provinciale dell’associazione e dei delegati al congresso nazionale previsto a Roma a fine novembre (29 novembre-1 dicembre). I nuovi organi dirigenti del movimento (Presidente e Presidenza) verranno eletti dal Consiglio provinciale successivamente al congresso.
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