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Passi avanti nella trattativa tra il Governo centrale e le Provincie autonome di Trento e Bolzano in tema di rapporti finanziari. Ieri un nuovo incontro romano tra il presidente Rossi (assente Kompatscher, intervenuto telefonicamente) e il sottosegretario Delrio. L’accordo tra le nostre autonomie e il governo centrale in tema di finanza pubblica sembra vicino. Ancora bocche cucite suoi dettagli ma, a quanto risulta, il cuore della trattativa è lo sblocco delle risorse accantonate e finora non spendibili per via del patto di stabilità: circa 1 miliardo di euro da qui al 2017.
A fronte di questa concessione del Governo, ciascuna della due Provincie metterebbe sul piatto un contributo al risanamento delle casse statale da stabilirsi nei dettagli fin da subito, evitando sorprese a ogni legge finanziaria. Il sacrificio per ora dovrebbe essere di circa 450 milioni di euro a testa per Trento e Bolzano. Le quali – se passasse la linea del dialogo tra le parti – potrebbero anche chiedere nuove competenze e rinunciare ai ricorsi pendenti in Corte Costituzionale per un valore complessivo, in termini di risorse finanziarie contese, attorno ai 6 miliardi di euro. Roma chiede in ogni caso alle Province di garantire il pareggio di bilancio: obiettivo di facile portata, al quale non si è mai venuti meno, garantiscono in piazza Dante. I giochi sono ancora aperti, ma forse si avvicina il fischio conclusivo di una partita davvero infinita.
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