Il parco sul colle di San Sebastiano, a Pieve Tesino, è stato restituito alla comunità e al pubblico al termine dei lavori di riqualificazione durati circa quattro anni.
I lavori sono stati portati avanti grazie all’intervento del “Progettone” assunti dalla Cooperativa Lagorai di Borgo Valsugana. Ieri pomeriggio l’inaugurazione alla presenza dell’assessore Achille Spinelli, del dirigente Maurizio Mezzanotte, del direttore dei lavori Carlo Pezzato nonché funzionario del Sova, assieme ai rappresentanti del territorio e dell’amministrazione comunale.
L’area a est dell’abitato ha un profondo legame con la storia. Si risale al 1479, durante la peste in Trentino, quando gli abitanti di Pieve e Cinte decidono di dedicare ai santi Fabiano e Sebastiano, invocando le guarigioni e la fine della pestilenza. Dopo diversi ampliamenti, nel corso del Settecento, e la collocazione della Via Crucis con i 13 capitelli all’esterno, verso la fine del 1800 venne fondata la Società di abbellimento del colle di San Sebastiano, con lo scopo di realizzare un parco a contorno della chiesa. Realtà associativa che tra l’altro diverrà poi la prima pro loco d’Italia. In tempi più recenti, negli anni Sessanta, il restauro della pieve e negli anni Novanta la prima risistemazione del parco a cura del Servizio Ripristino e valorizzazione ambientale (oggi Sova) della Provincia.
La progettazione è stata curata completamente dai tecnici del Sova (Carlo Pezzato, Moreno Lotto e Massimo Ioriatto). Ha contribuito in modo importante anche il Comune che ha voluto fortemente l’intervento che ora completerà con la posa dell’impianto di illuminazione.
Con i lavori appena inaugurati, al termine di due lotti esecutivi, è stato rifatto il percorso di accesso alla chiesa, in accordo con i Beni culturali, anche per garantire la possibilità alle persone con disabilità, sono state ricollocate tutte le alberature, prima in condizione precaria, anche con un approfondimento dal punto di vista fitosanitario. Curata inoltre la sistemazione delle aree verdi attorno al sagrato e la sostituzione dei parapetti in legno usurati con nuovi parapetti in metallo.
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