Salta, dopo pochi minuti di discussione, il tavolo di trattativa convocato per lunedì 5 agosto e il cui obiettivo era discutere il rinnovo del contratto collettivo per gli operai agricoli e i florovivaisti. “Quello di oggi è stato un incontro farsa – affermano i segretari di Flai Cgil Elisa Cattani, di Fai Cisl Katia Negri e di Uila Uil Fulvio Gardumi – che, chiaramente, si è concluso con un nulla di fatto. Dopo lo sciopero di mercoledì e la repentina convocazione dei sindacati da parte di Coldiretti, Cia e Confagricoltura, ci aspettavamo una proposta migliorativa (come richiesto a gran voce anche mercoledì nell’ambito del presidio), rispetto a quella che aveva appunto portato alla prima mobilitazione. Nulla di tutto questo: la controparte ha proposto nuovamente aumenti del 3%, ovvero la stessa offerta fatta in precedenza. Abbiamo dunque, nostro malgrado, lasciato il tavolo e abbiamo già stabilito la data dei prossimi due giorni di sciopero: la prima è venerdì 16 agosto con presidio sotto la sede della Cia, la seconda è mercoledì 21 agosto con presidio sotto la sede di Confagricoltura. Entrambi gli scioperi prevedono “braccia incrociate” per l’intera giornata o turno lavorativo”.
La richiesta dei sindacati era di avere un aumento del 5% sui minimi tabellari per il biennio 2024 – 2025, a cui si aggiungeva un ulteriore 3% come elemento di garanzia per il mancato riconoscimento della produttività, che da anni viene rimandato.
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