Sono state evacuate sei famiglie dopo lo smottamento avvenuto mercoledì 26 giugno verso le 19 in via Castel San Rocco, a Villazzano. Il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha firmato un’ordinanza che per ragioni di sicurezza vieta l’avvicinamento al maso dei nove residenti, tutti ospitati a casa di parenti e amici già dalla notte scorsa.
Nella serata di ieri era stata chiusa per precauzione anche la strada statale della Fricca, riaperta poi nelle prime ore di questa mattina (giovedì 27 giugno) dopo la messa in sicurezza con una serie di “legoblock” in cemento a valle della frana per contenere eventuali cadute di materiali dalla zona dello smottamento.
Ianeselli ha sottolineato che questa è la “settima emergenza a cui il Comune deve fare fronte da febbraio, quando c’è stato un crollo di massi imponenti a Cadine, episodio a cui ne sono seguiti altri a Meano, Gocciadoro, Montevaccino, Ischia Podetti, via Montello”.
Sul posto sono intervenuti i tecnici del Comune di Trento, la protezione civile, i vigili del fuoco di Villazzano e i permanenti di Trento e la polizia locale di Trento. Già da venerdì 28 giugno inizieranno i lavori per la messa in sicurezza di via Castel San Rocco e in una seconda fase i lavori di consolidamento del versante. Un’operazione complessa sia per la presenza nelle vicinanze di un’abitazione, sia perché nella scarpata sotto la strada c’è un bombolone con mille litri di gpl. Per questo sono stati allertati i vigili del fuoco permanenti, che nei prossimi giorni provvederanno a svuotare il bombolone una volta conclusa la prima pulizia del pendio da parte di una ditta incaricata dal Comune.
Quanto alle cause dello smottamento, il geologo Cristiano Belloni, tecnico incaricato dal Comune presente sul posto questa mattina, ha ipotizzato: “Lo smottamento è avvenuto ieri in un momento di assenza di precipitazioni. Evidentemente il mese e mezzo di piogge quasi continue ha imbevuto il terreno alla base del muretto a secco che conteneva il versante, facendolo poi cedere di schianto”.
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