Etichette che “parlano”

Artigianato, ceramica, cesteria, confezioni, falegnameria, occasioni speciali, legatoria e tessitura: sono le otto tipologie di prodotti che si possono acquistare presso il punto vendita della cooperativa “Laboratorio Sociale” nel quartiere Le Albere a Trento. Da poco ogni categoria ha la sua etichetta, che descrive in maniera sintetica ma accattivante gli oggetti realizzati dalle persone con disabilità, che durante la settimana lavorano all’interno degli undici laboratori della cooperativa sul territorio provinciale. Le ragazze e alcuni ragazzi del Laboratorio Sociale infatti hanno lavorato fianco a fianco con le studentesse e gli studenti dell’Istituto Pavoniano Artigianelli in un percorso di formazione che ha portato alla creazione delle “Etichette parlanti”, in un contesto che ha saputo superare la visione assistenzialista. “L’Istituto Pavoniano Artigianelli – spiega il direttore Erik Gadotti – è promotore ormai da cinque anni di un percorso educativo che mira a coinvolgere gli studenti in percorsi di utilità sociale. Questo progetto non è quindi uno spot, ma è inserito in un contesto preciso”. “In questo progetto – osserva la consigliera di parità Eleonora Stenico – abbiamo voluto concentrare la nostra attenzione al fenomeno delle multi-discriminazioni di genere, ovvero a quelle donne lavoratrici che, oltre alla discriminazione di genere, potrebbero essere esposte ad altri comportamenti di esclusione dovuti a disabilità, proprio per premiare quelle capacità di autonomia operativa e di relazionalità che la lavoratrice con disabilità sa sviluppare”.

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