Il 38° Giro del Trentino ha preso il via martedì da Riva del Garda, con la vittoria della formazione della Bmc nel cronoprologo a squadre Riva-Arco: si concluderà venerdì 25 aprile in cima al Monte Bondone. Quattro le tappe, 538 i km da percorrere, 124 i corridori, 16 le squadre. E la partenza non poteva essere migliore per gli atleti trentini, di nuovo in competizione dopo il corale forfait dello scorso anno: Daniel Oss primo a tagliare il traguardo con il treno rossonero della Bmc ha pure vestito la maglia di leader. Un appuntamento con la vittoria che per lui mancava da tre anni (l'ultima volta a Denver, tappa nel Tour del Colorado, 2011). Ottimo anche il secondo posto della Netapp Endura con il grestano Cesare Benedetti. Ed egregio anche il quinto tempo fatto segnare dalla Cannondale di Moreno Moser; l'Androni Giocattoli di Patrick Facchini non figura tra le prime.
La seconda tappa ha visto la corsa esaurirsi a San Giacomo di Brentonico dopo che, partita da Limone sul Garda è salita due volte a Vigolo Vattaro (da Mattarello e da Calceranica) prima di raggiungere Mori e il finale sulla montagna di Brentonico. Giovedì è la tappa più lunga e forse, a ragione, anche la più temuta per i continui interminabili saliscendi. Parte da Mori in direzione di Arco, quindi Sarche, Passo Ballino, Riva, Molina di Ledro, Daone e poi Passo Durone, Roncone con arrivo in località Pozza dopo 184 km. Venerdì la corsa si conclude: dalla Val Daone si porta a Madonna di Campiglio, Passo Campo Carlo Magno, Val di Sole, Fondo, San Michele all’Adige dove affronta l’erta di Maso Roncador prima del passaggio dalla città di Trento per scalare il Monte Bondone e arrivo ai 1653 metri di Vason. L’assenza del dominatore dello scorso anno Vincenzo Nibali fa pendere il pronostico verso il compagno di squadra Michele Scarponi, primo nel 2011. Al “Trentino” per vincere, se possibile, anche Cadel Evans, ma pure Domenico Pozzovivo (primo nel 2012) e Bradley Wiggins, sono al via con propositi ambiziosi. Il percorso è ovviamente per scalatori. Il Fan Club Moreno Moser ha assicurato la propria presenza, in massa, venerdì lungo i tornanti del Monte Bondone per “spingere” il campioncino di Palù di Giovo. E come sempre, con qualche sacrificio degli automobilisti, sarà una festa nelle numerose località toccate dalla grande corsa internazionale preferita da diversi campioni. Oltre ai premi e alle varie maglie che vestiranno i migliori, senz’altro ambito sarà il “Premio della combattività” dedicato ad Enzo Moser che gli organizzatori e la famiglia, dal 2009, hanno istituito per ricordare Enzo, vincitore, nel 1962, della prima edizione del Giro del Trentino.
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