E tutto d’un tratto… il Coro!

Il “Gianferrari” festeggia 50 anni di attività con un concerto nella chiesa di San Pietro a Trento sabato 17 novembre

Non capita tutti i giorni di festeggiare 50 anni di attività sempre ad alto livello. Merita perciò di essere sottolineata la ricorrenza del Coro Gianferrari, che sarà degnamente ricordata sabato 17 novembre alle 20.30 nella chiesa di San Pietro a Trento con un concerto offerto alla comunità. Sarà un’occasione per stringersi attorno ai coristi che continuano a tenere alta la bandiera di quella che è sicuramente un’istituzione nel panorama della coralità trentina, partecipando a numerosi concorsi e rassegne internazionali e conseguendo premi e ottimi piazzamenti a Festival in Italia ed all’estero.

Nato nel 1968 per iniziativa del Maestro Andrea Mascagni, il Coro Gianferrari con il suo repertorio copre la polifonia classica italiana e straniera dal Cinquecento ad oggi e non ha avuto timore di affrontare anche prime esecuzioni di autori contemporanei, come, solo per citare un esempio, S. Saegusa, del quale il Coro eseguì, a Musica Riva Festival nel 2000, il “Requiem giapponese”; ma il Gianferrari ha all’attivo anche altre singolari esecuzioni di opere inedite – di Cazzati, piuttosto che di Zingarelli, Bellini e Giorgi -, grazie al tenace lavoro di ricerca svolto in collaborazione con il musicologo e organista Jolando Scarpa. Più recentemente, ha collaborato con i compositori locali Fabio Conti e A. Ziviani, proponendo opere sinfoniche per coro e orchestra. Numerose sono le collaborazioni prestigiose con note orchestre e anche con il rinomato Festival trentino “Musica sacra”.

Per il concerto dell’anniversario, il Coro Gianferrari ha definito un programma che ripropone brani “storici” come il “Libera me Domine” di Moser e l’“Ave Maria” di Rachmaninov, nei quali canteranno anche alcuni ex coristi che tengono particolarmente all’appuntamento del cinquantennale, accanto ad altri di studio più recente o addirittura totalmente nuovi. Si va dal gregoriano del “Puer natus”, che sarà proposto con un’improvvisazione guidata sul suo tema ad opera di Giuseppe Mignemi, per coro spazializzato, all’utilizzo del gregoriano in due mottetti di Palestrina, al “Nothern Light” di Ola Gjeilo durante la cui esecuzione viene utilizzata una sorta di melodia “gregoriana” di invenzione del compositore; fino a numerosi altri autori del Novecento: è il periodo che, soprattutto nella sua veste più morbida e melodica, resta il preferito del Coro.

E già si pensa anche ai prossimi progetti. In occasione del Natale, il “Gianferrari” è invitato a Reggio Emilia nella celebre Sala del Tricolore (un ritorno, per il Coro) per un concerto con ensemble di ottoni che è in programma il 15 dicembre. Mentre il 23 dicembre sarà a Miola di Piné, nell'ambito della manifestazione dedicata ai presepi. Ma i coristi non si tirano indietro anche quando c’è da affrontare qualche brano meno impegnato, come è accaduto in estate al rifugio Roda di Vael, dove il Gianferrari ha offerto il suo repertorio di canti dedicati alla natura e alla montagna, compresi alcuni celebri canti popolari.

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