Si è conclusa l’8 dicembre la #staffettadigiunotrentino promossa dal Cantiere di Pace del Trentino e dal Centro Pace di Rovereto in rete con tante altre associazioni provinciali. Al Centro Pace di Rovereto in Via Vicenza 5 si è tenuto l’incontro-confronto di chiusura dell’iniziativa che ha visto una buona adesione sul territorio locale. Le prospettive attuali in Palestina sono state al centro delle valutazioni, con un accorato appello da parte dei partecipanti e rivolto a tutti di riprendere per mano la pace, cogliendo ogni spiraglio per garantire l’opportunità di ricostruire fiducia, seppure nel lungo cammino verso una convivenza pacifica.
In tale occasione sono state anche proiettate le interviste a Lorenzo Kamel – docente di storia contemporanea all’Università di Torino – e al giornalista di geopolitica Alberto Negri, per capire la situazione che si è venuta a creare in Cisgiordania. In chiusura della staffetta, è stata inoltre proposta la continuazione dell’iniziativa anche nel nuovo anno 2024, al fine di sensibilizzare in modo nonviolento sul territorio trentino sempre più persone affinché sostengano l’interruzione della spirale di violenza, vendetta e odio innescate tra le comunità israeliana e palestinese. Tra gli interventi, sono state richiamate anche le parole del coordinatore dell’Esecutivo di Rete Pace Disarmo, Sergio Bassoli, secondo il quale la spirale di violenza non si ferma, anzi dilaga e si diffonde in Cisgiordania, a Gerusalemme, nella frontiera con il Libano: “60 giorni di guerra, migliaia di morti, Gaza distrutta, una popolazione in fuga da bombe e carri armati, famiglie disperate che chiedono il rilascio degli ostaggi e il rilascio di chi è chiuso nelle prigioni da mesi senza diritto a difendersi e senza imputazione”. Andrea Trentini, referente storico del Centro Pace di Rovereto, considera prioritario bloccare questo conflitto e proporre di pari passo un cambio di mentalità che ponga la pace al centro, come obiettivo primario nelle relazioni e nella convivenza umana.
Il Centro Pace ecologia e diritti umani opera da più di trent’anni a Rovereto e promuove con costanza una cultura di educazione alla pace, insieme a una decina di associazioni che collaborano per statuto su questo tema e sulla salvaguardia dell’ambiente. Trentini è convinto che il rapporto tra il popolo palestinese e quello israeliano sia diventato un lunghissimo percorso lastricato di sofferenze, sangue e odio: “il modello conflittuale” spiega Trentini “ha prevalso su ogni altra possibilità, segnando i tragici giorni che stiamo vivendo. E’ la replicazione e la persistenza di questo modello che di fatto ha forgiato tutti i potenziali focolai di guerra oggi ancora aperti nel mondo, ma è necessario chiedere con urgenza una soluzione di mediazione internazionale perché l’uso della forza militarizzata non diventi la via perseguita nella risoluzione dei conflitti”. Con la #staffettadigiunotrentino il Centro ha voluto ribadire sia l’urgenza del cessate il fuoco – condannando senza alcuna giustificazione l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso ai villaggi a sud di Israele che hanno seminato terrore tra la popolazione israeliana – sia l’indignazione per quanto sta accadendo alla popolazione di Gaza, assediata da oltre due mesi, sotto un continuo bombardamento, con sofferenze ulteriori causate dal taglio dei rifornimenti di cibo, medicine e carburante, senza alcuna possibilità di fuggire. In conclusione dell’incontro è stato confermato l’impegno a riproporre la staffetta a fine gennaio per costruire dal basso un movimento collettivo che unisca tutte le donne e gli uomini schierati contro la guerra, contro la violenza, che rifiutano la logica della prevaricazione e del conflitto armato. I prossimi appuntamenti a Rovereto sono per mercoledì 13 dicembre dalle 17 alle 18 in Via Stoppani con un’ora di silenzio proposta dal gruppo “Donne in nero” e per sabato 16 dicembre con la marcia “Una candela per la Pace”, promossa dai gruppi Scout CNGEI.
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