“Umore Acqueo”, arriva all’Oratorio del Duomo lo spettacolo a difesa dell’integrità del fiume Chiese e del Lago d’Idro

Un tema legato ora più che mai alla sopravvivenza dell’uomo e dell’ambiente come quello dell’acqua, insieme alle diverse e spesso improprie modalità di utilizzo, saranno al centro della replica numero venticinque dello spettacolo “Umore Acqueo”, in programma domenica prossima 3 dicembre, ore 17 al teatro Oratorio del Duomo a Trento.

Lo spettacolo, con sottotitolo ‘la vita è l’arte dell’incontro e incontrarsi è il solo modo per sopravvivere’, è un atto unico, 55 minuti con dialoghi, giochi di luci, momenti di silenzio alternati a musiche coinvolgenti. Realizzato su iniziativa della Federazione delle Associazioni che amano il fiume Chiese e il suo lago d’Idro, una trentina le adesioni dalla Lombardia e dal Trentino, in collaborazione con il Comitato Permanente Difesa delle acque del Trentino e Jump Production, il progetto, si propone un obiettivo ambizioso e sfidante al tempo stesso, come spiega Gianluca Bordiga ‘anima pulsante’ e Presidente della Federazione: “Quello di attirare l’attenzione e le diverse sensibilità presenti nella nostra società rispetto al riconoscimento dell’indispensabile ruolo di una gestione oculata e unitaria, del patrimonio d’acqua dell’intero corpo idrico del fiume Chiese”, sin qui da decenni oggetto di uno sfruttamento intensivo a fini idroelettrici ma anche e soprattutto agricolo nella pianura padana, spesso attraverso una modalità di uso tardo-ottocentesco dell’acqua, attraverso il metodo cosiddetto ‘a scorrimento’.

I testi dello spettacolo sono stati appositamente scritti in funzione di questa tematica ambientale, da Fiorenzo Savoldi, scrittore, attore, regista bresciano, in collaborazione con Luca Miotto. All’interno della performance gli interpreti sono lo stesso Miotto e Annamaria Melda. Rappresentano un dialogo tra due persone della nostra attualità. La prima che vive totalmente in simbiosi con i social,che per ogni esigenza quotidiana si affida all’intelligenza artificiale, parla con l’assistente del suo Smartphone, non pensa mai alla natura ed ai suoi ritmi: ed una seconda, un vagabondo che un giorno incontra sotto casa sua. Questi si meraviglia del modo di vivere dell’uomo moderno, lo critica severamente e lo deride anche. L’uomo moderno s’incuriosisce del bagaglio di pensiero del vagabondo e tra i due inizia un fitto dialogo, un colloquio che genera una sorta di simpatia reciproca. Poi il vagabondo se ne va verso il suo destino mentre l’uomo moderno s’accorge che la sua esistenza si è riempita di un senso sconosciuto, a seguito di quello strano incontro.

L’occasione proposta nella nostra città vuole allargare all’intera popolazione la consapevolezza e le necessità di tutela e rispetto dell’elemento acqua, sia in ambito istituzionale, ove già alcuni provvedimenti sembrano peraltro muoversi in tale direzione, che nella nostra quotidianità.

I biglietti d’ingresso allo spettacolo (10€ – gratuito per i bambini sino 10 anni – info 340/2930784), si possono acquistare alla cassa nelle ore precedenti lo stesso, oppure in prevendita sul sito Eventbrite.

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