Le otto Zone pastorali della nostra diocesi rappresentano anche il campo in cui l’Apostolato trentino – nella Rete mondiale di Preghiera voluta dal Papa – è chiamato ad operare. “Quando siamo davanti a Gesù stiamo insieme ad esse – spiegano i responsabili don Silvio Benedetti e Pasquale Capone – offrendo per tutte le comunità la nostra preghiera uniti, idealmente, in una fraterna Rete dinanzi all’Ostensorio”.
Quando la diocesi in autunno ha deciso di puntare su questa articolazione zonale, i volontari della Rete hanno pensato: “Ecco il nostro compito! L’Arcivescovo mette anche nelle nostra mani, soprattutto affida al nostro cuore, queste zone pastorali che stanno muovendo i primi passi: noi le abbiamo accolte! Proprio di recente è uscito un dépliant che “fotografa come carta d’identità” questa nuova realtà delle otto zone pastorali. Cominciando a sfogliarlo sembra dare una prima impressione un po’ preoccupante: tutte queste tabelle ricche di numeri e nomi, ma non è un “abbeccedario”! Dietro ad ogni numero c’è una persona che è a disposizione, che offre il suo servizio, stiamo parlando di parroci, collaboratori e gruppi religiosi al servizio delle comunità sparse in tutto il nostro territorio trentino”.
Seguendo i costanti inviti del Papa al servizio, l’Apostolato ha cominciato il progetto di accoglienza, naturalmente con la preghiera. Ogni secondo giovedì del mese in S. Chiara a Trento (la chiesa dell’Adorazione!) per un’ora di preghiera comunitaria.
“Siamo lì in pochi, ma siamo lì con Gesù… ed è con Lui che parliamo del nostro Arcivescovo, dei parroci e delle parrocchie sparse nelle zone pastorali. Noi siamo riusciti ad avere contatti ed intrecciare relazioni amichevole forse solo con il Vicario e qualche sacerdote di ciascuna zona pastorale, ma Lui conosce uno ad uno tutti i giovani, gli sposi, gli anziani delle zone, ma conosce soprattutto gli ammalati e gradisce l’offerta della loro sofferenza e la unisce alla Sua: è con la croce che si salva il mondo!Ogni giovedì presentiamo a Gesù due zone pastorali. Invitiamo Lui in persona a visitarle, ad essere vicino al Vicario per sostenerlo e dare tanto entusiasmo ai parroci che “tirano la carretta” come diciamo in dialetto, ma preghiamo anche per tutti i collaboratori pastorali, non meno importanti per il loro lavoro “dietro le quinte”. Ci piace immaginarci che dalla chiesetta di S. Chiara ogni “nostro giovedì” parta un fascio di luce verso queste zone, una forza spirituale particolare! Non è un gioco di fantasia, è una realtà: anche la preghiera della Rete è la nostra forza e la carica per tutta la Chiesa!”.
Continua l’Apostolato: “Sono ormai quattro anni che nelle nostre adorazioni meditiamo “La Via del Cuore”, il cammino di adorazione eucaristica adottato da tutta la Rete Mondiale di Preghiera del Papa, ed abbiamo capito che solo un po’ alla volta il nostro cuore, povero e difettoso, può riuscire a ricopiare quello di Gesù, fonte e sorgente dell’Amore. Su questo tema dell’Amore ci ha parlato anche l’Arcivescovo nel nostro ritiro tenutosi nel marzo scorso nel seminario di Trento”.
Sulla spiritualità del S. Cuore si parlerà ulteriormente nel ritiro che si terrà sempre in seminario il prossimo 26 maggio dalle 14.30 alle 17.
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