Sta per iniziare la dodicesima edizione di “Montagne racconta”, festival di teatro, musica e incontri che si svolge nella piccola frazione di Tre Ville.
Si parte sabato 22 luglio alle 10.30 con una passeggiata con un pranzo al sacco su prenotazione (349 3512350). Quattro storie itineranti scaturite dal laboratorio di narrazione accompagneranno gli spettatori dentro al bosco di Montagne in un’escursione facile con momenti di ascolto. Il primo dei racconti è “Io c’ero” di e con Samuele Gambino, una storia di tifoseria calcistica per la squadra del Catania del 1983 in lizza per la serie A; si prosegue con un racconto ambientato in una splendida radura verso la località Cerana, “La versione di C.R.” di e con Maria Tisci, giovane donna dal passo preciso e svelto che ripercorre la causa del suo dramma davanti all’autorità giudiziaria; il terzo dei racconti del mattino è di e con Elisabetta Aloia, “Sfiorata la tragedia. Ma ci è scappato il morto”, storia di una vedova e della sua volontà di vivere, di ricominciare a fiorire e di lasciarsi alle spalle il diktat delle convenzioni sociali. Conclude la passeggiata “Il mio paese” di e con Eugenio Incarnati, con protagonista un’Italia meno cinica ma complicata e un gruppo di ragazzetti che vuol fare la guerra ai grandi.
Il pomeriggio del festival è dedicato ai bambini. Dalle 14 alle 17.30 potranno creare fantasiosi oggetti durante il laboratorio di Nadia Simenova e Michela Cannoletta; mentre alle 15.30 potranno assistere allo spettacolo per ragazzi “Home sweet home. Scoiattolo e Leo” di e con Roberto Capaldo, un racconto nato proprio a Montagne nel laboratorio di narrazione di due anni fa.
Alle 17 è previsto un incontro letterario con gli autori Francesco Niccolini e Luigi D’Elia che presenteranno il libro scritto con Sandra Gesualdo e illustrato da Paolo D’Altan, “La scuola più bella che c’è. Don Milani, Barbiana e i suoi ragazzi”, che racconta la vita e l’opera del prete più spigoloso e rivoluzionario della nostra epoca a cent’anni dalla nascita.
Alle 18.30 va in scena nell’orto di Montagne la seconda parte dei racconti dal laboratorio di narrazione. Inizia Alessia Cespuglio, scrittrice e interprete del racconto “Decimo porto”, storia della ripresa di Livorno dopo la seconda guerra e di una famiglia ritrovata. A seguire il monologo a più voci di Francesca Becchetti “Tekken drama. Come farsi amici i mostri”, un’indagine intima intorno al tema delle relazioni che attraversa le mostruosità più recondite cercando di comprenderle.
Come sempre, alle 19, la cena in piazza a Montagne è un evento conviviale con clima frizzante, buona cucina tipica con foiade e tortel de patate, condivisioni e risate, che anticipano la serata del festival.
Alle 21.30 sarà presentato sul palco del Prato delle meraviglie il primo studio dello spettacolo “Caravaggio. Di chiaro e di oscuro”, scritto da Francesco Niccolini e interpretato da Luigi D’Elia con la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi. Si tratta di una nuova produzione realizzata con il sostegno di Teatri di Bari, Teatro Cristallo e PASSO NORD centro regionale residenze artistiche di montagna Trentino-Alto Adige/Südtirol sostenuto da MIC – Direzione Generale Spettacolo, Provincia Autonoma di Trento e Provincia Autonoma di Bolzano.
Francesco Niccolini e Luigi D’Elia raccontano a modo loro un altro frammento della natura selvaggia che sta a loro tanto a cuore. Dopo Zanna Bianca, Moby Dick e Tarzan, si allontanano dalla grande letteratura per sprofondare nella pittura più sublime e abissale, quella di Caravaggio. È il terzo racconto biografico della loro produzione, dopo André e Dorine e Cammelli a Barbiana. Realizzano questo nuovo lavoro insieme a Enzo Vetrano e Stefano Randisi, che per la prima volta si cimentano nella regia di un monologo. Tutti insieme provano ad attraversare l’epoca d’oro della cultura italiana ed europea, quel primo Seicento che ha visto sbocciare i capolavori e le rivoluzioni più grandi del pensiero, dell’arte e della scienza occidentale: Shakespeare, Galileo, Cervantes, Gesualdo da Venosa e Caravaggio.
Alle 23, a conclusione della prima serata di festival, sarà proiettato il docufilm “Montagne Rock – Come (non) organizzare un festival musicale”, una produzione locale realizzata da un team di giovani delle Valli Giudicarie con la supervisione di Alessandro Polla e Oscar Frizzi.
Domenica 23 luglio alle 11 si svolgerà la passeggiata con spettacolo “Crape de legn” di e con Federica Molteni per la regia di Alberto Salvi. È uno spettacolo per tutte le età, anche questo messo a punto nella residenza di narrazione degli anni scorsi. Federica Molteni racconta l’appassionante storia di Pina Cazzaniga e Benedetto Ravasio, compagni sulla scena e nella vita, che con testardaggine mollarono la sicurezza economica per scegliere un’arte di strada popolare e dura. Attraverso la loro storia si racconta quella dell’Italia degli anni ’40 e ’50. Ritrovo al passo Daone alle 10. A seguire pranzo. Per info e prenotazioni Ivan 349 35123350.
Lascia una recensione