A Rovereto nasce una nuova cooperativa sociale, “Impronte”, che si occuperà delle persone con bisogni speciali, disabilità e autismi e delle loro famiglie.
La nuova realtà è il risultato della fusione di due storie quarantennali che hanno deciso di unire le proprie forze: quella de “Il Ponte” e quella di “Iter”. Un modo per rispondere ai bisogni degli utenti nel migliore dei modi, ma anche una maniera di adeguarsi alle “trasformazioni normative, socio-economiche e culturali che hanno contraddistinto il welfare trentino e in particolare le politiche e i servizi per le persone con disabilità”.
“Un progetto che porta sicuramente un patrimonio relazionale – spiega Serenella Cipriani, presidente de “Il Ponte” -, mette insieme intelligenze e sensibilità diverse e amplia la base sociale”.
La nuova cooperativa avrà circa 200 soci, che esprimono una base sociale variegata: “Ci saranno diversi portatori di interesse – precisa Cipriani – in primis famiglie e utenti, ma anche volontari, soci lavoratori e attori del territorio e di sistema: dalle casse rurali a Cooperfidi ed altre cooperative trentino”.
I lavoratori di “Impronte” saranno circa 100, i volontari 40, e raggiungerà oltre 200 persone con disabilità assieme alle famiglie, precisa la presidente de “Il Ponte”, che aggiunge che “l’essersi messi insieme può occupare opportunità nuove, più integrate rispetto ai progetti di vita delle singole persone”.
Perché proprio “Impronte”? “È il risultato della combinazione delle singole lettere delle denominazioni Ponte e Iter”, spiega il presidente di Iter Fabio Marega. “Un nuovo nome che, sostanzialmente, intende manifestare l’entusiasmo di una nuova progettualità nel rispetto dei valori ad oggi generati dalle 2 realtà cooperative nei loro 40 anni di attività”.
“Impronte” avrà come obiettivo quello di generare percorsi che mettano al centro l’inclusione e l’integrazione a sostegno di progetti di vita delle persone con bisogni speciali, disabilità e autismi. È presente negli Istituti scolastici per affiancare studenti con bisogni educativi speciali, e con Mystart progetta percorsi psico-educativi per bambini e ragazzi con bisogni educativi speciali ed autismo, anche in forma domiciliare. Per le persone adulte con disabilità sono attivi percorsi a supporto del progetto di vita in forma diurna e domiciliare.
Con il laboratorio si propone di dare occupazione giornaliera post scolastica e fino ai 64 anni di età a persone con disabilità e garantire formazione all’apprendimento ai pre-requisiti lavorativi, mentre con il servizio “Io Domani” – rivolto all’abitare per persone con disabilità – si sperimentano nuove modalità per rispondere alla domanda di progetti di vita che sappiano guardare al futuro e all’indipendenza delle persone con disabilità.
Entro la fine dell’anno saranno attivi nuovi servizi rivolti all’inserimento lavorativo e la formazione professionale, con l’apertura di tre attività imprenditoriali a Rovereto che vedranno protagoniste le persone con disabilità, ciò anche seguito anche di stipula di un contratto di rete fra le nostre due cooperative ed un’altra cooperativa sociale già attiva sul territorio di Rovereto (Smart Lab).
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