Da una vicenda realmente vissuta al libro che la narra. Dal libro autobiografico alla scrittura per il teatro. Il nuovo appuntamento nell’ambito della stagione culturale organizzata dalla Fondazione CastelPergine, che conclude il calendario di spettacoli al castello previsti nel cartellone di Estate Spettacolare 2022, promosso dal Teatro comunale di Pergine e ariaTeatro, è con una “prima”. Uno spettacolo che la protagonista racconta così: “L’8 giugno del 1945, la mia famiglia e io, veniamo cacciate, in quanto appartenenti alla minoranza di lingua tedesca, dalla Repubblica Ceca. Ecco qui riprodotto l’ordine di espulsione (in ceco e tedesco), con me elencata nella quarta riga”.
Questo tragico evento sarà il tema centrale del monologo “Domov můi“, scritto da Giulio Federico Janni, tratto dal libro “Boemia andata e ritorno” (Publistampa, 2013) di Wolftraud Schreiber de Concini e portato in scena sabato 3 settembre, alle ore 21, nel Giardino della Rocca, al Castello di Pergine (in caso di pioggia: Ca’Stalla), interpretto da Angelica Beccari musiche di Bach, Smetana, Haendel, Galuppi, Gulda, regia Giulio Federico Janni, produzione Compagnia RaumTraum.
“Nel 2013, ho fatto un viaggio in Boemia e ne ho fatto una specie di resoconto, anche privato-familiare. Luigi Federico Janni è venuto a conoscenza del libro e ha pensato di “ridurlo” in un monologo – spiega de Concini -. Una giovanissima, intensa Angelica Beccari sarà il mio “alter ego” in una storia molto personale che fa emergere la grande storia e che parla della ricerca della patria. Il titolo ceco “Domov můi” significa “la mia casa”, anche “la mia patria” (infatti l’inno nazionale ceco inizia “Kde domov muj”, vale a dire “Dov’è la mia patria” o “Dove sono a casa”). Avevo cinque anni quando, assieme alla mia famiglia, sono stata cacciata nel giugno del 1945 dalla mia natia Boemia. Per molti anni non ci sono ritornata (anche per ostacoli politici), ma alcuni anni fa, per un incarico di lavoro fotografico, ci sono ritornata. In Boemia ho conosciuto un medico ceco molto interessato di storia che mi ha praticamente “spinta” a occuparmi del mio passato (che è poi il passato di milioni di tedeschi che dopo la seconda guerra mondiale sono stati espulsi dalla loro terra e “deportati” in varie zone della “nuova” Germania, sia la Repubblica Federale Tedesca (BRD) sia la Repubblica Democratica Tedesca (DDR). Al contrario di quanto potrei sentire verso i Cechi che mi hanno cacciato dalla mia patria, ho grande simpatia per loro e quando, alcuni anni fa, ho passato qualche mese in Repubblica Ceca, mi ci sono sentita come a casa”.
La Seconda guerra mondiale termina l’8 maggio 1945. Nei mesi seguenti, gli appartenenti alla minoranza di lingua tedesca, i Sudeti, vengono espulsi dalla Boemia, la loro patria, allora parte dell’appena ricostruita Repubblica Cecoslovacca. Questi i fatti storici che fanno da sfondo a un capitolo decisivo nella vita dell’autrice, una dei tre milioni di profughi tedeschi dei Sudeti. Sessantacinque anni dopo, de Concini torna in Boemia e ripercorre lo stesso cammino che dalla cittadina natìa la condusse al confine con la Polonia. Dal racconto autobiografico, un monologo nel quale, senza retorica e senza risentimento, riecheggia la “grande” storia. Per una migliore conoscenza e comprensione tra i popoli e per gettare un ponte di pace.
Nata nel 1940 in Boemia (Repubblica Ceca) e cresciuta in Germania (Bassa Sassonia), Wolftraud de Concini vive dal 1964 in Italia. Nel 2015, il libro “Boemia andata e ritorno” (Publistampa, pp.84, 2013), con contributi di Paolo Rumiz, Milan Novák e Ondřej Matějka, ha vinto il Premio speciale per opere ritenute meritevoli della 7a edizione del Premio Letterario e Giornalistico Francesco Gelmi di Caporiacco dedicato a “Dialoghi: la narrativa come casa comune”.
Biglietti: 12 euro, 10 euro ridotto, 8 euro Card Amici dei teatri, sottoscrittori Fondazione CastelPergine, soci Circolo del Cinema Effetto Notte. Prevendita: biglietteria del Teatro Comunale di Pergine e online su teatrodipergine.it. Prenotazioni: 0461.511332 (mar-mer-gio 17-20), info@teatrodipergine.it; 327.5548170, prenoto@fondazionecastelpergine.eu.
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