L’ascia forestale, un dono simbolico, è stata consegnata all’arcivescovo Lauro Tisi ieri, martedì 12 luglio, in occasione della festa di san Gualberto, patrono dei forestali. Monsignor Tisi ha celebrato una Messa nel Duomo di Trento alla presenza di molti rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine.
Hanno assistito alla liturgia l’assessora all’agricoltura, foreste, caccia e pesca Giulia Zanotelli, il capo del Corpo forestale della Provincia di Trento Raffaele De Col, il responsabile del Servizio Foreste Giovanni Giovannini, il vicesindaco di Trento Roberto Stanchina, la viceprefetto Alessandra Vinciguerra, il comandante della Legione dei Carabinieri del Trentino Alto Adige Marco Lorenzoni.
Al termine della messa è stata consegnata all’arcivescovo Tisi l’ascia forestale, anche a memoria del 25esimo anniversario dell’istituzione formale del Corpo forestale provinciale, la cui origine risale a tempi ben più lontani nella storia del Trentino.
“L’augurio di un santo patrono è sempre un momento per fare un punto sulla situazione dei lavori”, ha spiegato il capo della Protezione civile Raffaele De Col. “Credo che quest’anno i forestali abbiano dato il cuore per questa terra, ma anche fuori: sono intervenuti anche in Sicilia per coordinare le squadre di soccorso per lo spegnimento dell’incendio. Sono intervenuti in molte altre situazioni in cui è stato richiesto un controllo del territorio esterno. Un anno positivo e un augurio per tutte le sfide ambientali che questo corpo dovrà affrontare, per un territorio che comunque fa dell’ambiente il suo investimento futuro”.
“Oggi è un momento di celebrazione – ha aggiunto l’assessora provinciale all’agricoltura Giulia Zanotelli – ma anche di riflessione. Riflessione rispetto agli eventi che in questi anni hanno toccato il nostro territorio, ai quali il corpo ha contribuito in maniera propositiva per il bene della comunità trentina. Le riflessioni da fare sono tante. Le istituzioni stanno portando avanti delle progettualità che si legano all’intervento che don Lauro Tisi ha fatto all’interno della sua omelia, quindi l’attenzione all’ambiente ma anche all’uomo”. Zanotelli ha ricordato il Piano bostrico e le opere “in difesa” del territorio realizzate grazie anche al lavoro del Servizio bacini montani.
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