Sarà in tour in Trentino il gruppo PK Gaza, la prima squadra di parkour della Palestina, nata nel 2005 nel campo profughi di Khan Yunis, trasformando le rovine in palestre per allenarsi. Dal 25 aprile al 1° maggio, infatti, i fondatori Mohamed Al-Jakhbir e Abdallah Inshasi, con Matar Ahmed e Mousa Amer, assieme ad alcuni atleti italiani racconteranno il parkour come arte e resistenza, attraverso spettacoli, proiezioni e dibattiti tra natura e spazi urbani in diverse località della provincia e a Bassano del Grappa.
Il Gaza Parkour Team è una squadra professionale di parkour e freerunning con sede a Gaza. I tre ospiti internazionali degli eventi, Mohamed Al-Jakhbir, Matar Ahmed e Mousa Amer, attualmente in Svezia e Germania, assieme al roveretano Abdallah Inshasi, esploreranno il lato artistico di questa disciplina. “Corpi in movimento, voci in ascolto: Gaza Parkour Team in Tour per superare i muri e fare rete” è il titolo dell’iniziativa che li vedrà protagonisti, organizzata da un gruppo di realtà, tra cui UISP, Compagnia Samovar, SAT, Cammino di San Rocco, e che unisce arte, sport e impegno sociale, offrendo uno spazio di espressione e confronto sui temi della Pace e dei Diritti umani e della situazione a Gaza e in Cisgiordania.
Promosso dal Circolo Arci U. Winkler di Brentonico in veste di associazione capofila, il progetto è cofinanziato dalla Fondazione Caritro e vuole esplorare il parkour non solo come disciplina sportiva, ma anche come forma artistica e strumento di resistenza: attraverso il movimento, atleti palestinesi residenti in Germania e Svezia, affiancati da professionisti italiani, racconteranno la storia di questo sport e della squadra PK Gaza. L’iniziativa vuole così di dare voce ad artisti provenienti da zone di conflitto, creando uno spazio in cui possano esprimere le loro esperienze con lo sport: il parkour diviene una vera e propria forma d’arte, capace di generare occasioni di incontro e dialogo tra persone con background culturali differenti, di promuovere la partecipazione attiva e di stimolare una più ampia riflessione sul superamento delle barriere, siano esse fisiche o simboliche.
Tra le attività previste spiccano lo spettacolo all’interno del concerto del 25 aprile di Nomi, un’escursione in montagna seguita da una performance di parkour tra gli elementi naturali lagarini a Montalbano, uno spettacolo-laboratorio con base musicale DJ a Rovereto e a Lavis, e un altro spettacolo a Trento nel programma del Trento Film Festival; stage per ragazzi e ragazze con gli atleti professionisti, la proiezione del film “ONE MORE JUMP” a Lavis e a Bassano del Grappa, che racconta la storia di Abdallah Inshasi e di cortometraggi sul parkour con testimonianze e dibattiti a Rovereto, per ripercorrere 20 anni di storia di PK Gaza. Inoltre in programma ci sono presentazioni di libri, un dialogo con Andrea Morghen, direttore del Religion Today Film Festival , attività per bambini, laboratorio di slackline.l
L’evento conclusivo, ospitato nella cornice della Festa del Primo maggio a Brentonico, offrirà una performance musicata dal vivo, interventi di approfondimento, un pranzo con cucina palestinese, laboratori per bambine/e e ragazzi/e e uno spettacolo speciale a completamento dello show di parkour dal titolo “Officina Oceanografica Sentimentale”.