Poste, Cgil e Uil non firmano l’accordo sul mercato privato

Slc Cgil e Uilposte del Trentino non hanno firmato, giovedì 30 gennaio, il verbale di accordo provinciale sulla riorganizzazione del mercato privato di Poste. Si è concluso così il confronto con i vertici aziendali. All’incontro hanno preso parte anche Cisl e Failp.

Per Cgil e Uil il nuovo modello organizzativo, che le due categorie non hanno sottoscritto nemmeno a livello nazionale, peggiora le condizioni di lavoro di tutti i dipendenti oggi addetti al segmento commerciale, in buona sostanza tutti coloro che si occupano di consulenza finanziaria.

“Non ci sono state fornite sufficienti spiegazioni su come la nuova organizzazione impatterà sul personale. Quel che è certo è che ci sarà un aumento dei consulenti mobili, mentre caleranno quello fissi nei singoli uffici postali”, spiegano Jacopo Spezia e Concetta F. Inga.

In particolare a fronte di una perdita di una sede fissa di lavoro i consulenti dovranno girare per il territorio provinciale, ma non è chiaro se saranno dotati di mezzi per farlo. “Diversi uffici postali verranno inoltre declassati e avranno meno dipendenti, con un aggravio ulteriore dei carichi di lavoro né è chiaro se per i consulenti mobili sarà definita una filiale di riferimento. Per questa ragione abbiamo chiesto dei chiarimenti che non abbiamo ottenuto risposte. Abbiamo chiesto di avere dati certi sulle attuali dotazioni di personale per capire come impatterà anche su questo la riorganizzazione visto che si vive già una importante criticità legata alla carenza di personale. In generale per noi dunque non ci sono le condizioni per sottoscrivere l’intesa”, concludono i due sindacalisti.

vitaTrentina

Got Something To Say?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina