Le associazioni Italia Nostra Trentina aps, Ledro Inselberg aps e WWF Trentino odv hanno presentato un nuovo esposto alla Corte dei Conti, denunciando un ulteriore incremento dei costi per la realizzazione della Ciclovia del Garda. “Il tratto trentino occidentale, lungo circa 5,5 chilometri, ha ora raggiunto la cifra astronomica di oltre 84 milioni di euro, corrispondente a un costo per chilometro superiore a 15 milioni di euro, ovvero 42 volte il parametro medio nazionale stabilito dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Tale importo dovrà ancora ulteriormente crescere dato che vi sono due tratti, in corrispondenza di Casa della Trota e dell’Hotel Pier, ancora sospesi e non computati”, scrivono le associazioni in una nota.
L’aumento del 50% in poco meno di due anni rappresenta, secondo i firmatari dell’esposto, “uno spreco di risorse pubbliche che necessita di un’immediata verifica da parte delle autorità competenti”. Le associazioni propongono “soluzioni più economiche e meno impattanti, come l’utilizzo di battelli per collegare le aree interessate, sfruttando il Lago di Garda come via di comunicazione naturale. Questa alternativa ridurrebbe drasticamente i costi e avrebbe un impatto ambientale minimo, garantendo al contempo una mobilità sostenibile per residenti e turisti: si tratta peraltro di una soluzione già adottata recentemente dalle amministrazioni del tratto lombardo tra Gargnano e Limone, adducendo alla scelta motivazioni del tutto comparabili a quelle sostenute dalle Associazioni per il tratto trentino”.