Gremito l’auditorium del Centro “Erickson” questa mattina a Gardolo per il 47° Congresso provinciale delle ACLI che dovrà scegliere oggi il nuovo presidente al posto di Luca Oliver. Alla presenza del presidente nazionale Emiliano Manfredonia, che ha riconosciuto alle ACLI trentine grande vivacità e partecipazione democratica, Oliver ha rilanciato alcune sfide più volte richiamate anche all’amministrazione provinciale: le reti comunitarie, l’impegno per la pace, la sinergia fra sociale e politico, il lavoro per tutti, l’urgenza ambientale richiamata da alcune espressioni di Greta Tumberg in alcuni brani letti da un’attrice durante la mattinata. “Vogliamo valorizzare la lettera C del nostro acronimo, perchè i riferimento cristiano è quello che fonda il nostro impegno sociale”, ha detto Oliver che sul tema della sanità ha raccomandato di non avere pazienti di serie A (“che possono pagarsi i servizi privatamente”), di serie B (“che usano i servizi pubblici”) o addirittura di serie C (“che non sono considerati dai servizi”). Un applauso di riconoscenza ha sottolineato la lunga relazione del presidente e anche quell’impegno ad una “critica costruttiva” richiamato dal vicepresidente Joseph Valer nel saluto introduttivo. Sono intervenuti anche rappresentanti istituzionali (la vicesindaca di Trento Bozzarelli, l’assessore Marchiori e il presidente del Consiglio provinciale Soini) che hanno definiti le ACLI interlocutrici credibili per chi ha responsabilità politica.
Don Cristiano Bettega, accompagnatore delle ACLI trentine, ha letto ilmessaggio dell’Arcivescovo Tisi che ringrazia gli aclisti per il loro lavoro e li incoraggia nell’impegno anche per la pace e per i più deboli. “Siate modello di mitezza”, ha concluso. Nel pomerggio prosegue un dibattito già in mattinata molto vivace, fino al voto dei nuovi responsabili atteso per la serata.
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