Cure palliative, non è solo un tema di fine vita. Se ne parla a Trento in quattro appuntamenti, tra novembre e dicembre

L’11 novembre, giorno di San Martino, si celebra la Giornata nazionale delle cure palliative. Il mantello (pallium in latino, quindi pallio) di San Martino è infatti il simbolo del prendersi cura delle persone in stato di fragilità, come quelle affette da malattie non guaribili. In vista di questo appuntamento, alcune realtà trentine che fanno parte della rete delle cure palliative sul territorio provinciale hanno organizzato quattro distinte iniziative, decidendo di promuoverle sotto un ombrello comune. E’ nata così la proposta “Parliamo di cure palliative”, quattro appuntamenti tra novembre e dicembre 2024 proposti con l’obiettivo comune di migliorare la conoscenza e la diffusione della cultura delle cure palliative e del suo peculiare approccio ai temi della malattia e della sofferenza.

Le iniziative sono state illustrate questa mattina nella sala stampa di Palazzo Geremia a Trento. A fare gli onori di casa l’assessore comunale Alberto Pedrotti.

Il dottor Maurizio Agostini, socio e membro del Comitato scientifico della Fondazione Hospice Trentino Onlus, ha spiegato come prevalga ancora l’idea che le cure palliative riguardino le fasi finali della vita, le cure dell’ultima ora, dell’assistenza alla persona morente, mentre in realtà oggi esse abbracciano un campo più largo. Lo renderà evidente il percorso in quattro tappe che prenderà il via il 7 novembre con la proposta all’Auditorium del Conservatorio Bonporti in via San Giovanni Bosco, 4 (ore 20.30) dello spettacolo “La mia anima urla”. “Liberamente tratto dal libro ‘Niente ca..te Dottore’ di Francesca Macchi, paziente dell’hospice di Trieste, lo spettacolo vede in scena l’attrice Francesca Fuiano”, ha detto Laura Froner,  presidente della  Fondazione Hospice Trentino Onlus, evidenziando la possibilità del pubblico di essere coinvolto al termine della rappresentazione.

Il secondo evento è il Quinto Convegno nazionale promosso da Psicologi e Psicoterapeuti in Movimento per le Cure Palliative, che si terrà l’8 novembre presso il Centro Vigilianum in Via M. Endrici, 14, a partire dalle ore 8.30. L’appuntamento, ha precisato Silvana Selmi, coordinatrice del Tavolo nazionale per le cure palliative e già Responsabile Psicologia Ospedaliera e Cure Palliative dell’Azienda Provinciale per i servizi sanitari, è rivolto ai professionisti della sanità (sono riconosciuti crediti formativi, Partecipazione gratuita con iscrizione obbligatoria su www.ecmtrento.it entro il 31 ottobre 2024), invitati a riflettere sul tema “Riconoscere le fragilità per rispettare e rispondere a diritti e bisogni dei pazienti vulnerabili”.

Loreta Rocchetti, referente del Comitato scientifico della Fondazione Hospice Trentino Onlus, ha presentato la terza iniziativa che si terrà il 12 novembre alle 14 nella Sala Nones di Palazzo Benvenuti, in via Belenzani, 12. L’evento “Cultura palliativa: non solo tema di fine vita” presenterà lo stato dell’arte e il futuro delle cure palliative territoriali ed è aperto al pubblico. “Caldeggiamo vivamente la partecipazione”, ha osservato Rocchetti, perché sarà un’occasione per conoscere qual è oggi l’approccio delle cure palliative alle malattie croniche, curabili ma non guaribili, anche attraverso la voce dei tanti volontari che rafforzano la rete di cura intorno a questi malati.

Il quarto e ultimo evento si terrà il 20 dicembre all’Auditorium del Centro Servizi Sanitari in Viale Verona, 210 a Trento (dalle ore 8.30), è promosso dall’Apan – Associazione Provinciale Amici della Nefrologia ed è stato presentato dalla vice presidente dell’associazione,  Serena Belli. “Il nostro convegno è rivolto in particolare ai professionisti (sono riconosciuti crediti formativi, ndr) e  toccherà il tema delle cure palliative nelle patologie d’organo nei pazienti in fase terminale”.

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