Giuseppe Di Vittorio è una delle figure più carismatiche e importanti del sindacalismo italiano del Novecento. Nato poverissimo in Puglia e bracciante già all’età di otto anni, Di Vittorio ha speso gran parte della sua vita proprio in difesa delle lavoratrici e dei lavoratori maggiormente sfruttati, più deboli, dimostrandosi sempre convinto difensore del valore sociale del lavoro, dell’importanza dell’autonomia e della democrazia. Dopo il patto sindacale del 1944 diviene il primo segretario generale della Cgil unitaria. Manterrà la guida del sindacato di Corso Italia fino alla morte.
La sua ricchissima esistenza sarà al centro di un doppio appuntamento organizzato e promosso dalla Cgil del Trentino.
Lunedì 14 ottobre alle 17.00 presso la Biblioteca Tartarotti di Rovereto verrà presentato il libro “Figlio della Terra. L’autore Antonio Del Giudice dialogherà con il giornalista Raffaele Crocco. Il libro ripercorre la vicenda umana e sindacale di Di Vittorio, in un racconto che si snoda all’indietro riallacciando i fili del passato in cui hanno grande spazio accanto alla storia anche la tradizione popolare e la straordinaria capacità del sindacalista di stare vicino agli ultimi.
Giovedì 17 ottobre alle 20.30 presso il teatro Gigi Cona di Gardolo , a Trento, andrà in scena “Giuseppe Di Vittorio ieri, oggi e domani” di Carlo Albè. Al centro del monologo c’è la vita di Mario, un sindacalista alle prime armi che decide di raccontare ai lavoratori la storia del grande Di Vittorio. Il risultato è una narrazione tra passato e presente con al centro la storia di chi dedica la vita al sindacato.
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