Anche le celeberrime “formichine” di Fabio Vettori hanno ricordato, a 75 anni di distanza, l’impresa della cordata composta da Bruno e Catullo Detassis, Giglio Alimonta, Fino Serafini e Natale Vidi, che nel 1949 aprì la Via delle Guide sulla parete est della Presanella, una elegante via classica che supera il grande diedro centrale e conta ancora oggi poche ripetizioni da quel primo dopoguerra.
Vettori insieme al figlio di Bruno, Claudio Detassis sono saliti in quota per donare al rifugio Segantini il disegno che rappresenta il ricordo di quella giornata.
Si tratta di un bel tracciato, impegnativo, sia dal punto di vista della logistica e dell’impegno globale, (vista anche la lunghezza della parete), che per quanto riguarda l’avvicinamento e il rientro, numerose infatti le difficoltà nel diedro, con una parte superiore particolarmente difficile da interpretare. E fu proprio Bruno Detassis a voler dedicare quella scalata a Ettore Castiglioni, l’amico e il compagno di cordata morto il 12 marzo del 1944 durante una rocambolesca fuga dalla Svizzera, dove venne imprigionato, a seguito della scoperta della sua appartenenza alla Resistenza.
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