A Rovereto sono stati in molti, circa 150 persone, a partecipare alla fiaccolata “Cessate il fuoco” per sostenere la campagna nonviolenta presentata da Mao Valpiana, presidente nazionale del Movimento Nonviolento. Oltre alla fiaccolata mercoledì 17 aprile si è svolto un incontro a cui ha preso parte, oltre a Valpiana, il direttore dell’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo Raffaele Crocco.
“Diciamo no alla chiamata alle armi – ha detto Valpiana illustrando la campagna “Obiezione alla guerra” -, alla mobilitazione militare, all’ipotesi di ritorno della leva obbligatoria. Ci dichiariamo da subito obiettori di coscienza”.
Nella dichiarazione si chiarisce che chi firma ripudia la guerra e vuole ottemperare al dovere di difesa della patria con le forme di difesa civile e non militare già riconosciute dal nostro ordinamento, in linea con la Costituzione italiana (articoli 11 e 52). Chi aderisce alla dichiarazione sollecita anche il Parlamento all’approvazione di una legge per l’istituzione della Difesa civile non armata e nonviolenta. La campagna “Obiezione alla guerra” è attiva dal 2022, dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, per solidarietà agli obiettori di coscienza e disertori russi, bielorussi ed ucraini che rifiutano di partecipare alla guerra. Recentemente si è allargata al sostegno dei giovani israeliani e palestinesi che non vogliono arrendersi alla logica del conflitto armato, dell’odio e della violenza.
La dichiarazione è disponibile sul sito azionenonviolenta.it. Le sottoscrizioni raccolte, segnalate e comunicate al Movimento Nonviolento, verranno consegnate in un secondo momento al Quirinale e a Palazzo Chigi.
Un appuntamento da ricordare è quello del prossimo 18 maggio quando, a Verona, si svolgerà Arena Pace e Disarmo alla presenza di papa Francesco. In quell’occasione saranno presentate le campagne sulla riduzione delle spese militari, del disarmo umanitario, del controllo della diffusione delle armi e dei percorsi nonviolenti di costruzione della Pace.
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