In vista dell’inverno e dei picchi di influenza stagionale, è iniziata la nuova campagna di vaccinazione antinfluenzale, presentata in conferenza stampa dal direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari Antonio Ferro, dalla direttrice del Dipartimento di prevenzione Maria Grazia Zuccali e dal dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia autonoma di Trento Giancarlo Ruscitti. Presenti anche i rappresentanti degli Ordini delle professioni della sanità, come ogni anno in prima linea per richiamare l’importanza della vaccinazione antinfluenzale.
Il direttore generale di Apss Antonio Ferro ha ricordato come il vaccino rimanga la più efficace strategia di prevenzione dell’influenza, una malattia che può causare diverse complicanze e manifestarsi in forme di diversa gravità: «l’influenza può essere una malattia di forte impatto sulle categorie più fragili e anziane e sull’intero sistema sanitario. Il vaccino – ha evidenziato Ferro – è sicuro e collaudato e per un’eventuale concomitanza con il vaccino anti Covid-19 non ci sono rischi; il consiglio è di effettuarli nella stessa seduta. Su questo – ha proseguito – faccio un appello a tutto il sistema, dai medici ai pediatri ai farmacisti, perché si possa lavorare insieme anche sul fronte della comunicazione sulla sicurezza dei vaccini. Con la preziosa collaborazione di tutti speriamo di raggiungere alte coperture per la vaccinazione antinfluenzale».
Maria Grazia Zuccali, direttrice del Dipartimento di prevenzione, si è soffermata invece sulle categorie per cui è raccomandata l’antinfluenzale e ha illustrato le diverse tipologie di vaccino disponibile: «il target principale sono gli anziani con più di 65 anni, fascia d’età per cui vorremmo raggiungere la copertura del 75% fissata dal piano nazionale vaccini. La disponibilità di 90mila dosi – ha chiarito Zuccali – garantirà un’adeguata fornitura a medici, pediatri e centri vaccinali e consentirà di rispondere alle richieste dei cittadini».
Giancarlo Ruscitti, dirigente generale del Dipartimento salute della Pat, ha ricordato l’influenza particolarmente severa dello scorso anno e ha richiamato l’attenzione anche sull’importanza di vaccinarsi contro il Covid-19, con il nuovo vaccino aggiornato: «la capacità virulenta al momento è bassa, ma è fondamentale che le categorie più fragili facciano la doppia vaccinazione».
Sono anche quest’anno gli anziani, quindi, il target prioritario per la vaccinazione antinfluenzale, ma la vaccinazione sarà gratuita per tutte le persone a rischio di avere complicanze in caso di influenza e per le categorie maggiormente esposte al virus. La vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente dal Servizio sanitario provinciale alle seguenti categorie: medici e personale sanitario di assistenza; persone con più di 60 anni; donne in gravidanza e nel post partum; popolazione a rischio (malati cronici, familiari di soggetti ad alto rischio, caregiver etc.); bambini dai sei mesi ai sei anni; addetti ai servizi pubblici (forze di polizia e vigili del fuoco); persone che per motivi di lavoro entrano in contatto con animali (allevatori, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori, veterinari pubblici e privati etc.); donatori di sangue; personale dei servizi socio-educativi, dell’infanzia e della scuola; personale addetto al trasporto pubblico; lavoratori al dettaglio di generi alimentari e della grande distribuzione.
È possibile vaccinarsi fin da subito dal proprio medico o pediatra di famiglia oppure nei centri vaccinali di Apss del territorio a partire dai prossimi giorni. Come sempre il vaccino va prenotato al Cup online (https://cup.apss.tn.it/ >prenotazione senza ricetta >vaccinazione antinfluenzale >spuntare la categoria di appartenenza >selezionare sede e orario). I bambini con patologie croniche ricevono una lettera d’invito per la vaccinazione. Le persone fragili, per le quali l’influenza potrebbe costituire un problema di salute serio, possono vaccinarsi in qualsiasi momento della stagione influenzale. La vaccinazione diventa efficace dopo circa due settimane. I picchi influenzali si verificano di solito tra la fine di dicembre e i primi di febbraio, ma l’anno scorso il picco è stato anticipato; per questo è importante partire fin da subito con la vaccinazione, che copre comunque sei mesi dalla somministrazione.
Non ci sono controindicazioni alla co-somministrazione del vaccino antinfluenzale con altri vaccini, come l’antiCovid-19 di nuova formulazione Comirnaty Omicron. È consigliabile quindi vaccinarsi con entrambi nella stessa seduta. Il richiamo con il vaccino anti Covid-19 è raccomandato alle categorie più fragili (persone con più di 60 anni, ospiti delle Rsa, donne in gravidanza o post parto, operatori sanitari e socio sanitari, persone con malattie croniche o particolarmente fragili). La somministrazione con il nuovo vaccino aggiornato è consigliata anche a familiari, conviventi e caregiver di persone con gravi fragilità. A richiesta, e secondo la disponibilità delle dosi inviate dal ministero della Salute, può vaccinarsi anche chi non rientra nelle categorie a rischio. Il richiamo, di norma, ha una valenza di 12 mesi. La dose di richiamo è raccomandata a distanza di sei mesi dall’ultima dose di vaccino anti Covid-19 o dall’ultima infezione, a prescindere dal numero di dosi ricevute o di diagnosi di infezione. Sulla base di una valutazione clinica l’intervallo di tempo dall’ultima vaccinazione può scendere anche a tre mesi. Una recente infezione non rappresenta comunque una controindicazione alla vaccinazione. Una singola dose di vaccino è indicata anche per chi non si è mai vaccinato (ciclo primario). Per i bambini dai 6 mesi ai 4 anni che non hanno completato un ciclo primario o non si sono mai ammalati, sono previste invece tre dosi di vaccino.
In Trentino in una prima fase il vaccino anti Covid-19 verrà somministrato prioritariamente agli ospiti delle Rsa. Con il progressivo arrivo di ulteriori dosi sarà possibile estendere la vaccinazione anche alle altre categorie. Il vaccino anti Covid-19 può essere fatto dal proprio medico di medicina generale o pediatra di famiglia oppure nei centri vaccinali Apss.
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