È aperto il bando per affidare la nuova gestione del Rifugio alpino Ciampedié, ottimo punto di partenza per le escursioni e le traversate del Catinaccio (Rosengarten) e importante punto di sosta nel periodo invernale per gli sciatori e frequentatori del comprensorio sciistico.
Eretto nel 1912 dalla Sektion Leipzig del DuOeAV, il rifugio di Ciampedié venne affidato alla SAT al termine della Prima guerra mondiale, e oggi rimane aperto anche in inverno ma, attualmente, svolge la sola attività di ristorazione. L’edificio, in muratura con tetto in legno e manto di copertura in scandole di larice, è disposto essenzialmente su tre piani, piano terra, primo piano, sottotetto, e comprende anche una cantina interrata. Dispone di 24 posti letto, 60 posti tavola interni e circa 120 posti per il servizio esterno.
Tra gli itinerari che partono da questo rifugio vi è l’Alta Via di Fassa, un percorso breve, ma interessante, che collega il rifugio Roda di Vael con il rifugio A. Fronza alle Coronelle. Con un itinerario ad anello è possibile partire dal rifugio di Ciampedié, giungendo al rifugio Roda di Vael, Passo delle Cigolade 2561 m., Gardeccia e da qui di nuovo al Ciampedié.
Il belvedere del Ciampedié (“Campo di Dio” la traduzione del toponimo ladino) si innalza fino oltre i 2000 metri all’estremo margine orientale della cresta delle Cigolade e delle Pale Rabbiose. Affacciato sulla conca di Gardeccia a 1998 m., offre a turisti ed escursionisti uno dei migliori biglietti da visita dell’ambiente dolomitico, pur essendo stato notevolmente deturpato dalla costruzione delle nuove funivie e di altri impianti di risalita. L’occhio può abbracciare da qui tutte le maggiori e più belle cime del gruppo: il Catinaccio (Rosengarten), le Torri del Vaiolet, i Dirupi del Larsec, la Roda di Vael.
Chi fosse interessato a richiederne la gestione deve inviare domanda all’indirizzo e-mail: affido.rifugi@sat.tn.it corredata dai dati e dai documenti richiesti, elencati sul sito web della SAT, entro le ore 24.00 di domenica 22 ottobre 2023. Tra i requisiti soggettivi, il futuro gestore del rifugio, debba inderogabilmente possedere conoscenza del territorio, delle vie di accesso al rifugio ed ai rifugi limitrofi nonché la capacità di apprestare, eventuali, necessarie azioni di primo soccorso, requisiti richiesti dalle norme Provinciali.
Per informazioni il riferimento è il signor Livio Geom. Noldin, presso la Sede della SAT, in via Manci a Trento.
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