In attesa di un paio di ulteriori rinforzi dal mercato, mister Tedino si porta a casa un’ottima prima mezzora di Trento, con anche buone risposte dai singoli. Poi, ovviamente, la qualità degli avversari di ieri al Briamasco, il Palermo di Corini, ha pesato: dopo un primo terzo di gara di sostanziale equilibrio, al 31° il vantaggio rosanero con Ceccaroni, il raddoppio di Vasic sette minuti più tardi e il rigore vincente in finale di frazione di Brunori.
Partita “vera” dunque fino a quando il Trento ne ha avuto, ma a questo punto della stagione ci sta, vista anche la differenza di “calendari”: il Trento scenderà in campo per la prima di campionato tra un mese (calendario il 7 agosto), il Palermo tra nemmeno quindici.
Dicevamo, bel Trento, la prima mezzora, davanti a un migliaio di spettatori: squadra corta e aggressiva , attenta in difesa (il Palermo rischia di far male solo in ripartenza con un diagonale di Brunori) e voglia di dialogo su un terreno di gioco davvero tirato a lucido. Anastasia e Petrovic si mettono in luce con qualche accelerazione anche se non è facile trovare varchi tra l’esperta difesa palermitana. Un Trento “tosto” che non tira centro indietro la gamba anche in mediana con note positive che arrivano prima di tutto da Sangalli che con i suoi inserimenti può fare la differenza. Osservato speciale, anche dalla dirigenza rosanero, Attys lascia intravedere qualità e quantità superiori ma, a volte sembra voler strafare, ed esce dopo 65′ con qualche errore di troppo.
Nella seconda frazione girandola di cambi ma nessuna rete, anche se sono i padroni di casa ad avere un paio di occasioni ghiotte, senza però riuscire a concretizzare. Il Trento esce comunque a testa alta, applausi anche per il giovane portiere Desplanches, lo scorso anno tra le file trentine, entrato nel secondo tempo a difendere la porta palermitana.
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