GMG di Lisbona, pomeriggio nella capitale con la Via Crucis

Non c’è molto tempo al termine della terza mattinata trascorsa ad Arranhó, per i 250 giovani trentini alla GMG di Lisbona. Dopo la catechesi con il vescovo Lauro e la Messa, giusto il necessario per mangiare e ripartire per la capitale portoghese, dove i ragazzi hanno avuto il pomeriggio libero per visitare la città e le sue principali attrazioni.

Tra loro però c’è anche chi ha scelto di andare al Parque Eduardo VII, nella Colina do Encontro, dove alle 18, ora portoghese, papa Francesco ha celebrato la Via Crucis.

Gesù cammina, ma aspetta qualcosa. Aspetta la nostra compagnia, aspetta che lo guardiamo. Aspetta dall’anima di ognuno di noi che non siamo anime chiuse, ma che sorridono dentro”, una delle frasi della breve, ma intensa meditazione di papa Francesco, all’inizio della celebrazione. “Gesù comincia questo cammino per me, per dare la sua vita per me. E nessuno ha un amore più grande di colui che dà la sua vita per gli altri. Per questo, quando guardiamo il Crocifisso, una cosa così dura e piena di dolore, vediamo la bellezza che Gesù dà alla vita di ciascuno di noi – ha esordito il Papa, attorniato da 800 mila giovani, salutati nell’interminabile giro del parco sulla jeep bianca scoperta – ma il cammino che più è inciso nel nostro cuore è il cammino della croce, e oggi voi, con me, potrete rinnovare il cammino della croce”.

“Vi faccio una domanda”, le parole al popolo giovane della Gmg: “Io piango qualche volta? Ci sono cose nella vita che mi fano piangere? Tutti nella vita abbiamo pianto e ancora piangiamo, e Gesù piange con noi, perché lui ci accompagna nell’oscurità che c’è con il pianto”.

“Ognuno di noi dica adesso in silenzio perché piange nella vita”, l’esortazione di Francesco: “Gesù con la sua tenerezza asciuga le nostre lacrime nascoste. Vuole colmare con la sua vicinanza la nostra solitudine, vuole colmare le mie paure, le tue paure oscure, con la sua consolazione vuole spingerci ad abbracciarci. Amare è un rischio, e vale la pena correrlo, e lui ci accompagna sempre, è sempre vicino a noi in ogni tappa della vita Oggi faremo il cammino con lui, della nostra sofferenza, delle nostre ansie, delle nostre solitudini. Ognuno di noi pensi alle proprie sofferenze, alle proprie ansie, alla proprie miserie che fanno paura. Ci pensi e pensi alla voglia che l’anima torni a sorridere. E Gesù cammina verso la croce, perché la nostra anima possa sorridere”.

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