“Grazie grazie grazie perché avete fatto una cosa meravigliosa per la città. Questa è la vostra casa perché qui tutto è cominciato con i fratelli Dalfovo e con il sindaco Pacher. Qui, tra i busti di questa sala di rappresentanza, potremmo mettere anche la statua di Kaziyski”. Il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, ha accolto con queste parole gli atleti della Trentino volley, con la squadra maschile che mercoledì è risultata campione d’Italia per la quinta volta in 23 anni e con la squadra femminile che ha ottenuto la promozione in serie A1.
Accanto a Ianeselli c’erano anche l’assessore allo sport, Salvatore Panetta, e gli allenatori uscenti della pallavolo maschile e femminile, Angelo Lorenzetti e Stefano Saja. Erano presenti anche le squadre del volley trentino, con i capitani Matej Kaziysky e Silvia Fondriest.
A spiccare sono state le parole di Lorenzetti. “Oggi sono felicissimo di essere qua”, ha detto. “Sapete, sono entrato in questo palazzo ‘bambino’, sette anni fa. È arrivata poi questa vittoria bellissima, siamo diventati adulti, siamo tornati a casa, che è il posto dove si cerca la pace prima del saluto. Questa è davvero la mia giornata speciale. Ho amato Trento tantissimo e sono grato a questi ragazzi che mi hanno consentito di fare questo regalo alla città. Mi sono sentito amato da Trento, dalla gente semplice, dalla mamma e dal papà che portavano i figli a vedere le partite. Semplice significa forte, piegato una sola vola. E si piegano una sola volta le cose che non si vogliono rovinare, il biglietto della nostra amata che tiriamo fuori quando abbiamo bisogno di coccole. Trento con me è stata proprio coccola. A questa Trento semplice consegno una squadra semplice, guidata da un capitano gentile. E la gentilezza nella pallavolo dei grandi non è sempre scontata. Lascio una squadra semplice composta da campioni del mondo, d’Europa, d’Italia. Spero che Trento possa a continuare ad amarla senza il confronto, che a volte io ho subito, perché il confronto non è altro che violenza”.
Non meno calde le parole del presidente Bruno Da Re, presidente della Trentino Volley: “Ringrazio per questo invito, perché questa è davvero casa nostra. Tutti gli eventi grandi e piccoli della società sono stati celebrati qui. La città di Trento l’abbiamo portata nei nostri cuori e sulle maglie in giro per il mondo”. Poi Da Re ha parlato di un altro fenomeno pallavolistico: “Il protocollo del Big Camp firmato qui una settimana fa sembra una stupidaggine rispetto a questa impresa, ma invece si tratta di qualcosa di molto importante, che mette fine all’incertezza degli anni scorsi. Adesso siamo contenti di avere anche in Bondone una casa. Ci sono già oltre 100 iscritti, il Big Camp è il terzo campionato che ha vinto la nostra città”.
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