È morto il professore Francesco Furlanello, quasi 94 anni, originario della provincia di Verona ma trentino d’adozione. È stato uno dei padri della cardiologia moderna.
Lo ricorda anche l’assessora provinciale alla salute, Stefania Segnana. “Abbiamo appreso con dispiacere della scomparsa del professor Francesco Furlanello, luminare nell’ambito della cardiologia e in particolare dell’aritmologia. Furlanello è stato davvero uno dei padri della moderna cardiologia, fu lui a fondare il reparto di cardiologia dell’Ospedale Santa Chiara e a portare una vera e propria rivoluzione concentrandosi sui pazienti, responsabilizzandoli sul loro stato di salute. Era conosciuto e stimato a livello internazionale, per la sua autorevolezza e profonda esperienza nell’ambito delle aritmie e delle altre patologie cardiache degli sportivi, sia agonisti che dilettanti. La sua presenza ha davvero onorato il Trentino e come amministratori, come comunità, vogliamo esprimere il nostro cordoglio”.
La grande carriera medica e scientifica di Furlanello era stata ripercorsa nel volume “Francesco Furlanello, aritmie e sport”, edito da Uct e pensato e curato dall’editore Sergio Bernardi. Una carriera coronata dall’apertura, nel 1973, del reparto di cardiologia del Santa Chiara, a Trento. Nel volume si ripercorrono anche i grandi progressi nella scienza medica nella cura e nella prevenzione di fenomeni come la morte improvvisa, in particolare negli sportivi. Sono anche menzionate alcune questioni di grande rilievo mediatico che sono state al centro dell’attenzione di Furlanello, come il caso della tennista Maria Sharapova, sanzionata per assunzione di Meldonium.
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