Un “focal point” per il monitoraggio ambientale e per il monitoraggio geo-strutturale, degli interventi di mitigazione per ridurre l’inquinamento acustico e la diffusione della polvere e un monitoraggio delle vibrazioni in corso d’opera.
Questi sono solo alcuni dei punti del protocollo d’intesa per la condivisione delle modalità organizzative dei cantieri della Circonvallazione ferroviaria di Trento; protocollo che sarà sottoscritto da Comune, Provincia e Rfi. L’obiettivo è “mitigare il più possibile” l’impatto dei cantieri sulla città, riporta il Comune di Trento in una nota.
Il protocollo mette in pratica una delle prescrizioni al progetto della Circonvallazione approvate dal Consiglio comunale lo scorso 23 febbraio, successivamente ripresa dall’ordinanza della commissaria Firmi dello scorso 8 settembre. Tra gli obiettivi del protocollo c’è anche quello di regolare i flussi di traffico e minimizzare le conseguenze sulla viabilità, di mitigare l’impatto ambientale e di condividere un piano di monitoraggio.
Lo schema di protocollo d’intesa tra Rfi, Provincia Autonoma di Trento e Comune di Trento in sintesi prevede che:
• Rfi costituirà un focal point per il monitoraggio ambientale e per il monitoraggio geo-strutturale, al quale il Comune di Trento potrà rivolgersi in caso di anomalie e reclami da parte dei cittadini;
• Nel progetto esecutivo redatto dall’appaltatore dovrà essere approfondita e ottimizzata la logistica dei trasporti; la progettazione esecutiva dovrà inoltre individuare siti di deposito che permettano di ridurre la lunghezza dei tragitti per il trasporto del materiale proveniente dagli scavi;
• Rfi si impegna a verificare che nel progetto esecutivo redatto dall’appaltatore vengano previsti una serie di interventi di mitigazione atti a limitare l’inquinamento acustico e la diffusione di polvere, nonché ad effettuare in fase esecutiva rigidi controlli per garantirne la sistematica attuazione e verificarne l’efficacia;
• Rfi si impegna, per il tramite dell’appaltatore, a proseguire la ricerca di possibili soluzioni tecniche da sviluppare che consentano una maggiore riduzione dell’impatto delle attività di cantiere sulle componenti ambientali ritenute significative;
• L’appaltatore dovrà dotarsi di un sistema di gestione ambientale delle attività di cantiere esteso a tutti i siti, i cui contenuti saranno condivisi con l’Osservatorio Ambientale e per la Sicurezza del Lavoro;
• Al fine di limitare l’impatto dei cantieri sulle attività dei cittadini, le strade, le fermate degli autobus, le piste ciclabili, i parcheggi e tutti i sottoservizi ora esistenti saranno utilizzabili, per quanto possibile, anche durante la fase di costruzione; eventuali limitazioni puntuali dovranno essere concordate con le Amministrazioni competenti;
• L’appaltatore dovrà valutare la possibilità di calmierare la distribuzione dei transiti dei mezzi di cantiere nelle fasce orarie dalle 7 alle 9 e dalle 17 alle 19 ai fini di garantire flussi di traffico compatibili con le fasce pendolari, concordando preventivamente eventuali ulteriori limitazioni puntuali o periodiche;
• Il trasporto di materiale su gomma può avvenire solamente con automezzi nella più alta classe “euro”, e con le superfici di carico coperte con telo;
• Dovranno essere concordate preventivamente con le Amministrazioni competenti eventuali limitazioni puntuali alla viabilità esistente;
• Per l’utilizzo da parte dell’appaltatore di eventuali ulteriori aree di cantiere e/o di deposito, dovrà esserci il consenso sia dei proprietari che della Giunta comunale di riferimento;
• L’appaltatore dovrà valutare l’utilizzo di nastri trasportatori come modalità di trasferimento privilegiata del materiale di scavo dall’area di produzione all’area di carico sui mezzi per il conferimento a destino;
• L’appaltatore predisporrà un piano di monitoraggio delle vibrazioni in corso d’opera, con particolare riferimento alle lavorazioni svolte nella fascia oraria notturna.
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