Il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale compie 60 anni. Allora si chiamava Istituto universitario superiore di Scienze sociali, e fu caratterizzato anche dai tumulti del movimento studentesco. La prima lezione fu tenuta da Giorgio Braga, che alle 10 del 5 novembre 1962 insegnò Sociologia a studenti e studentesse per la prima volta in Italia.
Un evento che segnò un punto di avvio per le scienze sociali. Prima e a lungo unica in Italia, la Facoltà di Sociologia di Trento ha infatti contribuito ad affermare la sociologia in Italia anche grazie alla formazione avanzata offerta dal 1983 dal Dottorato in Sociologia e Ricerca sociale, e ad aprire la sociologia al dialogo interdisciplinare. Una caratteristica che nel Dipartimento è stata da allora mantenuta e che costituisce un elemento ancora caratterizzante nel panorama nazionale.
Sabato 5 novembre il Dipartimento di Sociologia organizza una giornata di iniziative e una mostra fotografica nei locali dello storico Palazzo di via Verdi 26.
Si parte al mattino, alle 9.30, dopo il corteo accademico del dipartimento, con i saluti istituzionali e la lectio di Marzio Barbagli (Università di Bologna), uno dei massimi studiosi di Sociologia e fino al 1979 professore di storia del pensiero sociologico proprio a Trento. Di grande attualità il tema del suo intervento dal titolo “Uomini senza. Mutilazioni maschili, mobilità sociale e squilibri di status”.
La mattinata si concluderà dalle 12 con le visite guidate del Dipartimento a cura dei professori Andrea Cossu e Marta Villa dell’Università di Trento e di Katia Malatesta della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento.
Una riflessione su “Presente e futuro delle scienze sociali italiane” animerà il pomeriggio a partire dalle 15 Aula Kessler (in presenza e trasmessa anche in collegamento video). Alla tavola rotonda interverranno Maria Carmela Agodi (Associazione italiana di Sociologia), Filippo Andreatta (Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali – Bologna), Gabriele Ballarino (Società italiana di Sociologia economica), Sara Bentivegna (Società, Cultura, Comunicazione), Rita Bichi (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano), Marco Bontempi (Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Firenze), Dora Gambardella (Dipartimento di Scienze Sociali, Federico II), Emanuela Mora (Dipartimento di Sociologia, Università Cattolica), Roberto Pedersini (Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche, Milano), Carlo Pennisi (Conferenza italiana dei dipartimenti di Area sociologica), Francesco Ramella (Dipartimento di Culture, Politica e Società, Torino), Sonia Stefanizzi (Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Milano-Bicocca).
Alle 18, sempre in Aula Kessler, concluderà la giornata l’inaugurazione della mostra fotografica “Sessanta e non sentirli” con gli interventi di Franco Marzatico, dirigente generale dell’Unità di missione strategica per la tutela e la promozione dei beni e delle attività culturali della Pat, Giuseppe Sciortino, direttore del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale e le curatrici della mostra: Marta Villa dell’Università di Trento e Katia Malatesta dell’Archivio fotografico storico della Soprintendenza per i beni culturali Pat. L’esposizione rimarrà aperta fino all’8 aprile 2023 nella sede del Dipartimenti in via Verdi 26.
Prevista per l’occasione anche uno speciale annullo filatelico. Chi lo desidera può recarsi in Dipartimento sabato dalle 10 alle 16 per farsi fare il timbro su una delle cartoline che sono state stampate per l’occasione. Per il programma dettagliato, andare sul sito dell’Università di Trento.
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